Cronaca

Un escursionista è morto nell’eruzione dello Stromboli

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AFP PHOTO / @FionaCarter / Fiona Carter

L’eruzione a Stromboli

Un escursionista  morto e un altro è rimasto ferito sul versante dello Stromboli in eruzione. Lo riferisce il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella. In volo due elicotteri provenienti da Salerno e da Catania. Il canadair, spiega il comandante, non riesce a intervenire perché c’è troppo fumo e la zona è impervia. Il quadro drammatico è confermato anche dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni.

Sul vulcano sono state registrate violente esplosioni e colate di lava lungo la Sciara del fuoco. I lapilli ‘sparati’ dal cratere hanno provocato incendi nella zona dei canneti e colonne di fumo. In azione una squadra dei vigili del fuoco giunta da Lipari. Alcuni turisti impauriti hanno trovato riparo a mare. 

“Sembrava di stare all’inferno per la pioggia di fuoco che veniva dal cielo” ha detto don Giovanni Longo, parroco delle Chiese di Stromboli e Ginostra, all’agenzia di stampa del Sir, raccontando dell’eruzione alta due chilometri e che ha rilasciato lapilli di varia grandezza che hanno innescato una serie di incendi. “Una parrocchiana era in lacrime, spaventatissima. So che molta gente sta scappando, in fretta e furia stanno tutti facendo le valigie e provano a scappare”, aggiunge il parroco. “C’è molta paura e panico su tutte le isole. Su Stromboli a volte i turisti si avventurano da soli, per conto loro, facendo gite senza accompagnatori ufficiali. Ma il problema vero è quanto sta accadendo a Ginostra, che è una frazione di Stromboli” dove la pioggia di lapilli ha incendiato i canneti. 

In inverno a Ginostra vive una ventina di persone, cifra salita – con l’estate – a una sessantina, mentre a Stromboli si passa dal centinaio dell’inverno a migliaia, in gran parte turisti. Quanto accaduto oggi ha riportato alla mente quel che è successo nel 2002, quando un’eruzione simile provocò uno tsunami in tutto il basso Tirreno. In molti, temendo l’arrivo di un’onda anomala, si sono rifugiati in chiesa, perché si trova più in alto rispetto al livello del mare. 

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