
FILIPPO MONTEFORTE / AFP
Scontri tra manifestanti No Tav e Polizia, immagine d’archivio
Fiamme alte circa 4 metri, il tentativo di sfondare la porta della cancellata metallica utilizzando un grande tronco di legno come ariete, lancio di grosse pietre, petardi, bombe carta e razzi da segnalazione nautica. È accaduto la scorsa notte alla dimostrazione No Tav nei pressi del cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa. Il personale della Digos è riuscito a identificare 20 attivisti che, informa una nota, “verranno denunciati per violazione del provvedimento prefettizio”.
Sono in corso indagini anche tramite la visione delle immagini delle telecamere che sono state posizionate e nascoste nell’area. La Digos sottolinea infine che a seguito del lancio di un razzo di segnalazione da parte dei manifestanti verso la polizia “si è registrato un principio di incendio nell’area boschiva che ha richiesto l’intervento con urgenza del personale specializzato del cantiere e delle forze dell’ordine che sono riusciti a spegnerlo utilizzando alcuni estintori”.
“Chi attacca la polizia e il cantiere della Tav in Valsusa attacca tutta l’Italia: le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene, l’alta Velocità è l’emblema di un paese che vuole andare avanti e non indietro”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando l’azione No Tav. “Nessuna tolleranza per i criminali, mi aspetto condanne inequivocabili da tutti gli schieramenti politici. Basta ambiguità: ora controlli a tappeto, arresti e accelerazione dei lavori”.
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