Cronaca

Spara alla ex moglie e poi va a scuola dai figli: “Ho ucciso mamma”

enna omicidio

Raffaele Verderese / AGF 

Carabinieri 

Prima di chiamare i carabinieri e dopo avere sparato alla moglie, Filippo Marraro, è andato a scuola ed ha fatto chiamare il figlio più piccolo di 12 anni per dirgli che la sua mamma era morta, perché lui, il suo papà, le ha sparato. Il ragazzino sotto shock ha preso il suo motorino ed è fuggito ed avrebbe vagato fino al primo pomeriggio.

Poi ha fatto una telefonata alla figlia diciassettenne che era in gita con la scuola in Puglia ed anche a lei ha comunicato che è orfana. Filippo Marraro aveva già nascosto vicino al suo autolavaggio la pistola con la quale aveva ucciso Loredana Calì, madre dei due ragazzi che dopo 18 anni di convivenza lo ha lasciato e si era diretto verso casa da dove avrebbe poi chiamato i carabinieri dopo avere fatto una doccia.

È quanto emerge dalle indagini. L’uomo si doveva preparare all’arresto, perché come lui stesso dirà ai militari “è giusto pagare per quello che ho fatto”. Prima di entrare a casa si è soffermato per qualche istante con una vicina che lo definirà poco più tardi “stravolto”, dicendole: “Ho ammazzato Loredana. Filippo Marraro non passa per cornuto”.

Saranno adesso indagini, accertamenti psichiatrici e iter processuale ad accertare se Marraro con lucidità abbia tentato di costruire l’immagine di un uomo che ha agito “in preda alla gelosia”, tanto che anche durante la confessione ai carabinieri dirà che lei frequentava qualcuno. Certamente negli ultimi tempi era diventato ossessivo verso Loredana e nel piccolo centro in molti raccontano di un’aggressione, che sarebbe avvenuta circa un mese fa nei confronti di un uomo che secondo Marraro, “si vedeva” con la sua ex compagna.

Un frammento terrificante della confessione di Marraro è quello sul momento in cui ha sparato due colpi al cuore di Loredana, che sembra fosse inginocchiata davanti a lui, implorandolo di non sparare e chiedendo, nell’estremo tentativo di salvarsi la vita, di perdonarla per averlo lasciato.

“Questa tragedia poteva essere evitata se Loredana avesse parlato e colto i segni. Lo conoscevo poco – ha detto don Nicola Ilardo, parroco dell’unica parrocchia di Catenanuova – sono a Catenanuova solo da tre anni, ma in paese si sapeva che era violento con la moglie”. In realtà i conoscenti, gli amici, il paese, più che di un uomo violento, parla di Marraro come di un uomo che aveva preso male la separazione, ma che negli ultimi tempi era sempre più ossessionato dall’ex compagna sulla quale chiedeva spesso informazioni.

Loredana era stata dai carabinieri, forse dopo l’aggressione all’uomo che Marraro accusava di frequentarla, ma non aveva presentato alcuna denuncia. Un po’ di preoccupazione sul comportamento di Marraro, ma forse nessuno si aspettava che l’uomo meditasse di vendicarsi per essere stato lasciato, tanto che lunedì mattina la madre di Loredana avrebbe visto la figlia allontanarsi in auto con l’ex compagno ma non si è allarmata al punto da avvisare qualche familiare o le forze dell’ordine. “È il momento della riflessione e del silenzio – dice il sindaco Carmelo Giancarlo Scravaglieri – e per il giorno dei funerali proclameremo il lutto cittadino”.

L’amministrazione comunale alcune associazioni. Il parroco Ilardo, sono tra gli organizzatori della fiaccolata che si è svolta ieri sera per ribadire il no alla violenza e quanto accaduto a Loredana, da parte di tutta la comunità del piccolo centro. 

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