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L’officina di Pacini
Sei denunce in 4 anni, di cui solo due a seguito di un furto consumato, le altre quattro per tentato furto. Fredy Pacini, il commerciante di Arezzo che l’altra notte ha sparato a due presunti ladri in fuga uccidendone uno, non aveva quindi subito ben 38 furti in pochi anni.
A chiarire la questione all’Agi è il comandante del nucleo operativo dei carabinieri di Arezzo, Giovanni Rizzo. “A noi risultano sei denunce da parte di Pacini – spiega – dal 2014 a oggi, che diventano forse una decina andando più indietro negli anni. Certo non 38, come aveva dichiarato già mesi fa lo stesso Pacini. Probabilmente, visto che dal 2014 dormiva all’interno della sua azienda, l’imprenditore avrà contato tutte le volte in cui ha avuto la sensazione che qualcuno stesse cercando di entrare, ma per noi contano le denunce ovviamente, e queste sono state sei dal 2014 a oggi, di cui solo due relative a un furto effettuato”.
Si prepara una fiaccolata di solidarietà
Nelle prossime ore si conosceranno gli esiti del’autopsia sul corpo di Vitalie Tonjoc, il moldavo di 29 anni ucciso da Pacini durante un tentativo di furto. Quasi contemporaneamente il commerciante aretino verrà sentito dal pm che coordina le indagini, Andrea Claudiani.
In segno di solidarietà nei confronti di Pacini è stata organizzata per le ore successive una fiaccolata nelle strade del centro storico di Monte San Savino. L’annuncio è stato dato sulla pagina Facebook ‘Io sto con Fredy’, nata spontaneamente per dare solidarietà al commerciante. La pagina ha raccolto quasi 21mila adesioni e pubblica un post in cui si indica come scopo dell’iniziativa quello “di mettere in comunicazione più gente possibile, nel minor tempo possibile e cercare di raccogliere idee e proporre iniziative a scopo di solidarietà nei confronti di Fredy”.
Anche la Confartigianato locale ha preso posizione in favore del commerciante di pneumatici. “Siamo vicini a Fredy Pacini e sosterrà le iniziative e le azioni che saranno avviate a fianco dell’imprenditore”, ha fatto sapere Giovan Battista Donati, Presidente della Confartigianato Imprese Toscana.
Solidarietà anche da parte del ministro dell’interno, Matteo Salvini. “Ho parlato con Pacini. Una persona che si rende conto di aver tolto la vita a qualcuno è una persona che non vive bene”, ha riferito lo stessi Salvini , “Aveva anche finito di denunciare i furti e ora deve anche essere processato con tutto il dramma che ha e che avrà”. Segue l’annuncio del leader leghista: “Posso garantire che a inizio del 2019 arriverà in Parlamento la nuova legge per la legittima difesa”.
Un atteggiamento che ha provocato la reazione di Matteo Renzi. L’ex segretario del Pd si è affidato a Facebook per uno sfogo. “Salvini sembra un passante che commenta l’incidente ma da sei mesi il suo ufficio è il Viminale, non Facebook”, ha digitato Renzi, “Non prenderò like, ma ribadisco il concetto perché certe cose vanno dette anche quando sei minoranza: se sei al governo non puoi strumentalizzare, devi governare. Devi fare il ministro, non lo sciacallo”.
Matteo Salvini
Molto piccata la risposta del vicepresidente del Consiglio: “Con loro al governo, tra depenalizzazioni e svuotacarceri, l’Italia stava diventando il paradiso dei delinquenti e il chiacchierone ha ancora il coraggio di parlare? Legittima difesa sempre, anche dai disastri del Pd, gli italiani hanno già scelto”.
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