Cronaca

Silvia Romano è in Italia: “Ora sto con la mia famiglia”

“Ora sto con la mia famiglia”, sono state le prime parole Silvia Romano, la cooperante italiana rapita in Kenya un anno e mezzo fa e liberata in Somalia, atterrata all’Aeroporto di Ciampino a bordo di un volo dell’Aise proveniente da Mogadiscio. Guanti, mascherina, i capelli e il corpo coperti da una una lunga veste islamica verde – uno dei colori preferiti del profeta Maometto -, andamento deciso, sorriso, la cooperante italiana si è lasciata andare in un prolungato abbraccio con i genitori e con la sorella, sotto gli occhi del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha applaudito insieme al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e l’ha accarezzata con i gomiti. Poi ha detto loro: “Grazie. Sto bene, per fortuna, sto bene fisicamente e mentalmente. Ora voglio solo stare tanto tempo con la mia famiglia e sono felicissima, dopo tanto è bello essere tornati”. 

 Silvia, sarà sentita dagli inquirenti nella caserma del Ros. L’atto istruttorio sarà condotto nel pomeriggio dal pm Sergio Colaiocco, che sulla vicenda aveva aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo, alla presenza degli ufficiali dell’antiterrorismo del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma che hanno svolto le indagini.

“Per Silvia”, ha scritto poche ore fa il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, “sono stati 18 mesi di grande sofferenza. Per la sua famiglia sono stati 18 mesi di dolore. Voglio ringraziare donne e uomini del ministero degli Affari esteri che in questi 18 mesi hanno sempre supportato la famiglia. A volte semplicemente con una parola di conforto, perché in momenti bui come questi nessuno deve rimanere solo”. 

  • 15:26

    Salvini: “Nulla è gratis, ma non chiedo ora”

    “E’ chiaro che nulla accade gratis ma non e’ il momento di chiedere chi ha pagato cosa. Io ho visto come lavorano le nostre forze dell’ordine e porto enorme rispetto verso chi corre rischi, penso all’agente Apicella. Prima di fare cose che mettono a rischio la vita di donne e uomini delle forze dell’ordine, in Italia e all’estero, pensarci cento volte”. Cosi’ il leader della Lega, Matteo Salvini intervenuto a “Mezz’ora in piu'” su Rai 3.

  • 15:12

    Conte: “In dirittura finale da qualche mese”

    “C’era stata la prova in vita. Eravamo in dirittura finale da qualche mese, ma abbiamo mantenuto il massimo riserbo su queste notizie”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver accolto Silvia Romano a Ciampino. “Sono operazioni che necessitano il massimo riserbo”, ha spiegato Conte.

  • 14:53

    Conte: “Il segnale che lo Stato c’è”

    “In un momento di grande difficolta’ che il Paese sta vivendo questo e’ anche un grande segnale di speranza e di fiducia, che lo Stato c’e’, c’e’ sempre, e non si lascia mai distrarre da tutti i suoi compiti, su tutti i fronti”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver accolto a Ciampino Silvia Romano.

  • 14:45

    Di Maio: “Lavoriamo per gli altri italiani rapiti”

    “Continua il lavoro per liberare gli altri italiani rapiti”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Ciampino dive ha accolto Silvia Romano.

  • 14:32

    Silvia Romano sarà ascoltata dagli inquirenti

    Nel pomeriggio, Silvia Romano, la cooperante milanese sequestrata in Kenya nel novembre del 2018 e tornata ieri in liberta’, sara’ sentita dagli inquirenti nella caserma del Ros. L’atto istruttorio sara’ condotto nel pomeriggio dal pm Sergio Colaiocco, che sulla vicenda aveva aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo, alla presenza degli ufficiali dell’antiterrorismo del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma che hanno svolto le indagini. 

  • 14:30

    Il sindaco di Fano: “La sua città è pronta a festeggiare Silvia”

     “Diamo il tempo il tempo che tutto si riconnetta e poi anche Fano fara’ festa a Silvia Romano”: cosi’ Massimo Seri, sindaco della citta’ marchigiana dove ha sede ‘Africa Milele’, la onlus con cui collabora la cooperante milanese, liberata dopo 18 mesi di prigionia nelle mani di un gruppo jihadista legato agli Shabab.
    Il primo cittadino ha ricordato che “Silvia era in Africa per occuparsi degli ultimi, con passione e grande spirito di altruismo” e si e’ detto “felice per la sua famiglia che potra’ finalmente riabbracciarla”. Da Seri e’ arrivato anche un affettuoso pensiero per la onlus fanese, che “per quasi due anni ha sopportato un peso: e’ una liberazione anche per loro”.

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