Primi sciacalli in azione ad ormai tre giorni dall’inizio dell’emergenza coronavirus. “Abbiamo segnalazioni di sedicenti funzionari ATS o di Croce Rossa che si propongono in autonomia di effettuare visite domiciliari con tamponi per coronavirus. Smentiamo categoricamente questa procedura: si tratta di probabili truffe”, comunica ad esempio il Comune di Solaro, che si trova nel nord della provincia al confine con quella di Varese. L’amministrazione invita i cittadini “in caso di contatti a segnalare subito alle forze dell’ordine”.
A Zibido San Giacomo, nella cintura sud di Milano “truffatori si fingono paramedici che effettuano gratuitamente un test per il coronavirus, con l’obiettivo accedere alle abitazioni private e derubare le persone”, avverte il municipio su segnalazione del comando dei carabinieri di Binasco; anche qui la raccomandazione è quella “di non far entrare in casa sconosciuti e di avvisare tempestivamente le forze dell’ordine”.
Prese di mira anche le associazioni di volontari, come la Croce Rossa, che nei suoi vari distretti avverte che “non è stata emanata alcuna attività di porta a porta per effettuare il tampone orale”, visto che i ladri si presentano talvolta come volontari della CRI; ad avvertire in questo caso sono, sulle loro pagine social, i comitati delle Alte Groane e di Nova Milanese.
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