AGI – Non finiscono i guai intorno all’eredità della famiglia Agnelli. Una successione controversa che ha visto contrapporsi la figlia dell’Avvocato Margherita con i suoi figli.
La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per 74,8 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta sulle eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Grunigen. I reati contestati sono frode fiscale e truffa in danno dello Stato.
La replica dei legali dei fratelli Elkann
“Il sequestro eseguito in questi giorni è un passaggio procedurale che non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti, come peraltro precisato nello stesso comunicato della Procura”. Ad affermarlo, i legali dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann.
“A nostro avviso, inoltre, il sequestro non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione – spiegano – perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati. Nel merito, si ribadisce che Marella Caracciolo era residente in Svizzera sin dagli inizi degli anni settanta, ben prima che nascessero i fratelli Elkann. La volontà di risiedere in Svizzera non è mai venuta meno nel corso di tutta la sua vita”.
“Pertanto – aggiungono i legali – le circostanze di fatto come ricostruite dalla Procura non sono condivisibili e restiamo convinti di poter dimostrare l’estraneità dei nostri assistiti ai fatti addebitati”.
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