AGI – Effetti personali e indumenti di Francesca Deidda, l’impiegata di 42 anni di San Sperate (Cagliari) scomparsa il 30 maggio scorso, sono stati trovati durante le ricerche del suo corpo avviate stamane dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari nel Sud Sardegna, in particolare lungo la vecchia strada statale 131 ‘Orientale sarda’.
Con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere è in carcere, su disposizione del gip, il marito, Igor Sollai, autotrasportatore, coetaneo della moglie, che si è dichiarato innocente. A suo carico i carabinieri hanno raccolto una serie di gravi indizi di colpevolezza e ora cercano il corpo.
Le ricerche si sono concentrate vicino all’alveo di un fiume nella zona di San Priamo, nel territorio di San Vito, sulla base dell’ultima localizzazione del telefono di Francesca Deidda. Secondo l’ipotesi investigativa, il marito ha utilizzato il cellulare della moglie per sostituirsi a lei, facendo credere ad amici e parenti che fosse ancora viva, nel tentativo di convincere tutti che la sparizione fosse volontaria e collegata alla fine della loro relazione. Al telefono l’uomo scambiava solamente messaggi senza mai dare la possibilità di un colloquio telefonico. Non solo: a Sollai viene contestato anche l’invio di una mail con cui la moglie annunciava il suo licenziamento.
Sono stati trovati, in particolare, la custodia dell’apparecchio ortodontico che Francesca Deidda utilizzava, la sua pochette coi cosmetici, un accappatoio, il brandello di una felpa: tutto materiale ora all’esame dei carabinieri del Ris. Sul posto sono arrivati il pm della procura di Cagliari, Marco Cocco, che coordina le indagini, e il comandante dei carabinieri compagnia di Iglesias, Fabio Alfieri. Nell’alveo del corso d’acqua è stato trovato anche un telo bianco, appallottolato, che sarà oggetto di analisi. Alle ricerche partecipa anche lo Squadrone eliportato dei Cacciatori di Sardegna.
Su un involucro, di quelli usati dagli autotrasportatori per proteggere la merce, sono state rilevate tracce scure che potrebbero essere di sangue. Saranno le analisi del Ris a stabilirlo nei prossimi giorni e, nel caso, a verificare a chi appartengono, seguendo la procedura prevista a tutela dell’indagato.
Le ricerche del corpo di Francesca Deidda, di cui è stato trovato sul posto anche il bite dentale, proseguono nella zona in cui si sono concentrate stamane. Non si esclude l’arrivo dalla penisola di unità cinofile specializzate nel ritrovamento di cadaveri, se le battute in corso non daranno risultati.
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