Quattro operai sono morti annegati in una vasca nell’azienda agricola di Arena Po. I corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco che hanno svuotato una vasca di liquami di un’azienda in via San Rocco 7. Secondo gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Stradella, i quattro operai sono morti annegati in una vasca di liquami mentre stavano lavorando vicino alle vasche di compostaggio del fertilizzante. Uno di loro sarebbe precipitato perdendo l’equilibrio. Gli ultimi tre sarebbero morti nel tentativo di salvare il primo che è caduto nella vasca e chiedeva aiuto ai colleghi di lavoro.
Gli uomini sono tutti di origine sikh. Si tratta dei due fratelli titolari dell’azienda e di due lavoranti. I fratelli sono Singh Prem, 48 anni, e Singh Tarsem, 45 anni, i lavoranti Singh Arminder, 29 anni, e Singh Majinder, 28 anni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero morti per cercare di salvare Singh Tarsem, caduto nella vasca e svenuto per i miasmi dei liquami. Uno a uno i cugini hanno cercato di salvarlo e sono tutti annegati. E’ l’ipotesi investigativa al vaglio del procuratore di Pavia Mario Venditti. La madre dei due titolari, stando a una prima ricostruzione, ha cercato di salvare il figlio gettandogli una corda ma non è riuscita nell’intento. La ditta era intestata dal maggio 2017 ai due fratelli morti.
Il reato ipotizzato dalla Procura di Pavia è di omicidio colposo plurimo. L’ipotesi, stando a quanto si apprende da fonti investigative, è che uno degli operai (forse Singh Tarsem, ma, non essendoci testimoni, non vi è certezza sul punto) sia entrato volutamente nella vasca durante l’operazione periodica di spurgo che viene effettuata con una cisterna trainata da un trattore che è ancora visibile sul posto. Qualcosa è andato storto e l’operaio è stato travolto dai miasmi dei liquami.
Secondo una drammatica ‘catena’, tipica di questo tipo di incidenti sul lavoro, gli altri si sono gettati cercando di salvarlo. A ucciderli, probabilmente, è stata l’anidride carbonica esalata dai liquami. L’allarme è stato dato tra le 12 e le 13 quando i familiari delle vittime, non avendo notizie dei congiunti, si sono recati nella fattoria e hanno visto affiorare un cadavere dalla melma.
Inutili i soccorsi coi vigili del fuoco, protetti dalla maschere, che hanno avuto non poche difficoltà a estrarre i corpi. I quattro erano tutti regolari in Italia e i due dipendenti avevano un contratto di lavoro. “Erano lavoratori esperti, hanno sempre lavorato nelle stalle. Non capisco cosa sia successo”. Così Sigh Jarnael ricorda all’Agi i quattro operai morti ad Arena Po. In particolare, sottolinea come Singh Prem, uno dei titolari dell’azienda, fosse in Italia dal 1994 e avesse accumulato molta esperienza nel settore. “Erano bravi lavoratori e brave persone – aggiunge – ora vogliamo capire cosa è successo”.
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