Cronaca

“Pronti a richiudere se salgono i ricoveri”, dice Zaia

La premessa fatta oggi dal governatore del Veneto Luca Zaia durante la presentazione del nuova ordinanza in vigore da domani è chiara: tutto “È assolutamente in linea con i dettati del Dpcm senza alcuna prova muscolare”. Nel concreto si tratta di una conferma dell’ordinanza esistente, con qualche (piccola) modifica. Innanzitutto sarà consentivo l’allenamento individuale negli impianti sportivi, a porte chiuse, per gli atleti professionisti e non mantenendo il distanziamento di 2 metri tra loro ed evitando assembramenti (valutazioni che riguardano anche il calcio e le piscine).

Confermata la capienza di un terzo dei posti disponibili negli autobus e della metà nei treni, elemento perfettamente in linea con le disposizioni nazionali e con quanto già comunicato dalla Regione Veneto che ha attivato in vista di domani il 53% dei treni regionali esistenti.

Confermati gli spostamenti verso le seconde case nel territorio regionale, ma solo per manutenzioni urgenti. Confermato infine l’obbligo di mascherina e guanti o liquido igienizzante per qualsiasi spostamento. La precondizione, anticipata già dal governatore nei giorni scorsi, resta quella per cui si “va nella direzione della tutela della salute dei cittadini ed è dentro i limiti delle norme nazionali. Bisogna però che nei prossimi 10 giorni i numeri dei ricoveri e delle terapie intensive non risalgano altrimenti si richiude, si torna alla casella di partenza. E se partisse di nuovo, il contagio sarebbe una tragedia. Non può essere che l’incoscienza di pochi comprometta la libertà di tutti gli altri”. 

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