AGI – “Il mio ricordo di Toto Cutugno? È molto malinconico ma nello stesso tempo bello. Perché era una bella persona, un personaggio eccezionale. Un grande compositore e soprattutto un uomo molto gentile“. Lo dice all’AGI Pippo Baudo sottolineando quanto Cutugno fosse “una persona perbene, e come tale – spiega – è stata riconosciuta dagli italiani che lo hanno sempre premiato cantando ancora le sue canzoni. Anche all’estero”.
Ricordando la collaborazione con un altro grande della musica italiana, il ‘molleggiato’ Adriano Celentano, Baudo ha detto che i due “quasi si imitavano con quel timbro di voce. Ma era un fatto involuto”. Qualcuno magari, li confondeva: “ma no, cioè, forse si. Ma poi non si poteva. È che hanno lavorato tanto insieme”, ha aggiunto il conduttore.
Perché Cutugno andava sempre al Festival di Sanremo? “Perché funzionava benissimo – dice Baudo – io lo volevo sempre Toto Cutugno, era una garanzia, era successo matematico”. E di lui, il presentatore ricorda anche “l’amore per il figlio. Mi ricordo quando me lo ha presentato – conclude – tanti anni fa. Orgoglioso, paterno, legatissimo a lui. Felice”.
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