Cultura

Piero Angela, l’uomo che sapeva spiegare la scienza a tutti

AGI – “Quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare”. Queste parole di Piero Angela, scomparso a 93 anni, riassumono meglio di tante altre il senso di una vita professionale quasi interamente votata alla divulgazione scientifica, sempre e comunque declinata in modo da essere accessibile a tutti.

Nato a Torino nel 1928, figlio del medico antifascista Carlo, insignito della medaglia di “Giusto tra le nazioni”, Piero Angela frequenta il liceo classico e riceve una educazione “molto piemontese”, come scrisse lui stesso, “rigida, con principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, mai esibire“.

A sette anni comincia a prendere lezioni private di pianoforte, sviluppando un forte interesse per la musica jazz che lo porterà giovanissimo a esibirsi in varie jam session nei jazz-club torinesi e a fondare un trio. Suona anche con Franco Cerri, di cui è grande amico, ma nel 1952 – assunto in Rai – lascia l’attività musicale per dedicarsi al giornalismo.

Il primo incarico è quello di cronista come collaboratore del giornale radio ma due anni piu’ tardi, con l’avvento della tv, passa al telegiornale, per il quale lavora come corrispondente, prima da Parigi, poi da Bruxelles, dal 1955 al 1968.

Nel 1968 diventa conduttore della prima edizione del tg delle 13:30, nel 1976 è il primo conduttore del Tg2. Nel 1967 è inviato per la Guerra dei sei giorni, l’anno dopo in Vietnam: lo stesso anno realizza una serie di documentari dal titolo “Il futuro nello spazio, sul tema del programma Apollo” che segna di fatto l’inizio di una fortunatissima attivita’ di divulgatore che lo porta a produrre numerose trasmissioni tra cui “Destinazione Uomo”, “Dove va il mondo?”, “Nel buio degli anni luce”, “Indagine sulla parapsicologia”, “Nel cosmo alla ricerca della vita”. 

Nel 1981 parte l’avventura di “Quark”, che deve il suo nome ai più piccoli mattoni della materia finora conosciuti: è un po’ andare dentro le cose“, spiega. Quarck inaugura una formula completamente nuova, mettendo assieme documentari della Bbc e disegni animati, contributi di esperti e schede divulgative, con l’unico riuscitissimo obiettivo di portare all’attenzione del grande pubblico temi temi spesso complicati con un linguaggio il piu’ possibile chiaro. Una sfida vinta alla grande come dimostra il suo successo negli anni.

Di Angela è anche l’idea delle grandi serate di divulgazione, con dirette da Roma e da Torino, mentre programmi come “La macchina meravigliosa” (un viaggio nel corpo umano), “Il pianeta dei dinosauri”, “Viaggio nel cosmo” – realizzati in collaborazione con il figlio Alberto – vengono doppiati in inglese e venduti in oltre 40 Paesi di tutto il mondo.

Nel 1995 nasce “Superquark”, che genera anche una serie di speciali, del 2000 è “Ulisse”, sempre in coppia con il figlio, panormanica di grandi scoperte storiche e scientifiche. Oltre che di numerosi articoli su quotidiani, magazine e periodici specializzati, Angela è autore di oltre 30 libri, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie.

Tra i titoli piu’ fortunati, “Nel cosmo alla ricerca della vita” (1980); “La macchina per pensare” (1983); “Oceani” (1991); “La sfida del secolo” (2006); “A cosa serve la politica?” (2011); “Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo” (con A. Barbero, 2012); “Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma” (2014); “Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo” (2015); “Gli occhi della Gioconda” (2016). Del 2017 è il libro autobiografico “Il mio lungo viaggio”.  

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