AGI – Nubifragi, frane, allagamenti, evacuazioni: è stato un weekend segnato dall’alluvione per molte zone della Valle d’Aosta e del Piemonte che ora devono fare la conta dei danni e dei disagi legati per questa disastrosa ondata di maltempo. Al momento non risultano feriti o dispersi ma ci sono state tante situazioni critiche nelle due regioni che hanno chiesto lo stato d’emergenza. Cogne, investita da una bomba d’acqua sabato, è rimasta a lungo isolata a causa delle frane e dell’esondazione dei torrenti. Nella vallata sono state evacuate in elicottero in totale 300 persone, residenti e turisti, un centinaio dalla Valnontey e altrettante da Cogne. Gli albergatori di Aosta si sono mobilitati per offrire camere gratuitamente agli sfollati. Nella notte ci sono stati due interventi dell’elisoccorso che hanno permesso di mettere in salvo una famiglia con una bambina piccola, rimasta bloccata in Valnontey, e tre persone isolate nel vallone dell’Urtier. Valnontey resta isolata per i danni sulla regionale 47 chiusa da Ozein.
L’ondata di piena della Dora Baltea ha causato numerose esondazioni con due famiglie salite ai piani alti e poi evacuate a Montjovet. A Issogne il fiume e’ esondato tra Fava’ e Fleuran e la strada statale 26 e’ stata chiusa a tratti a Bard, Donnas e Champdepraz. L’alluvione non ha risparmiato la turistica Valtournenche dove l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia. Allagati diversi negozi e si è reso necessario un intervento per il disalveo del torrente. Più in basso, ad Antey-Saint-Andre’, è stato evacuato un campeggio.
In Piemonte, nel Verbano-Cusio-Ossola, sono state evacuate 120 persone bloccate nella zona dell’Alpe Veglia e soltanto a Macugnaga, nella Valle Anzasca, sono caduti 182 millimetri di pioggia e il sindaco ha invitato i turisti a lasciare la zona. Decine gli sfollati nelle vallate alpine del Torinese investite da temporali e grandinate, queste ultime soprattutto in pianura. Nelle Valli di Lanzo ha piovuto per piu’ di dieci e l’acqua ha gonfiato la Stura oltre il livello di guardia. Frane nella zona di Oulx, in Valle Susa, e a Usseglio, in Valle Viù, dove i vigili dei fuoco a portare in salvo un pastore che era rimasto bloccato a 150 metri di altezza.
A Locana, in Valle Orco, in 37 sono stati portati via da un ristorante rimasto isolato per una frana. Evacuato un condominio a Chialamberto, nella Val Grande. Chiusi diversi tratti della strada 460, uno per la una frana sopra Locana, a Fornolosa, dove dalla montagna sono precipitati sull’asfalto massi e fango. Tanti gli interventi dei Vigili del fuoco come a Montanaro dove e’ stata soccorsa una famiglia belga con una bimba di 3 anni bloccata in auto per la piena del torrente Orco.
Danni in diversi comuni del Canavese occidentale, in particolare in una strada di Busano dove una tromba d’aria ha sventrato una casa. Portati in salvo un’anziana e il figlio, rimasti bloccati nella loro abitazione.
“I danni piu’ seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga”, ha riferito il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio che e’ rimasto in contatto con la Regione Valle d’Aosta e ha fatto sapere di aver sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza.
Un nubifragio ha investito anche il Canton Ticino, in Svizzera, dove ci sono tre morti, un disperso e decine di evacuati in Vallemaggia in seguito a una serie di frane. Dalla serata e’ previsto un graduale miglioramento su Valle d’Aosta e Piemonte, specie nelle zone pianeggianti. Per domani piogge e temporali sono attesi su Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, regioni per le quali la Protezione civile ha diramato l’allerta gialla in molte zone.
Pichetto promette “misure straordinarie”
Da ieri sera sono al lavoro gli uomini della Protezione civile del Piemonte guidati dal responsabile del settore Franco De Giglio per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi della Protezione civile in stretto raccordo con le Prefetture. “Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – dice il presidente della Regione Alberto Cirio – i danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza”.
“La nostra regione è colpita dall’eccezionale ondata di maltempo, ancora in corso: servono pertanto immediatamente misure straordinarie per affrontare l’emergenza“. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto che segue gli sviluppi della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. “Ringrazio – aggiunge – gli uomini della Protezione civile del Piemonte, da ieri sera a lavoro, le squadre dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino ed i volontari del Coordinamento regionale. Il mio pensiero e il mio abbraccio va a tutte le Comunità coinvolte”.
La Protezione civile regionale, intanto, rende noto che le situazioni particolarmente significative hanno interessato nella nottata la Valle Orco e la Valle Soana. I volontari sono stati sul posto e hanno supportato le amministrazioni coinvolte dall’evento. A Chialamberto ci sono tre frazioni isolate ed è stata disposta l’evacuazione in via precauzionale di due condomini per un totale di circa 20 persone, ospitate presso i locali allestiti nella palestra comunale con il supporto dei volontari. Tra Noasca e Locana c’è una frana che impedisce la circolazione sulla statale 460 per Ceresole Reale: la Città metropolitana inizierà questa mattina le operazioni di rimozione. I vigili del fuoco hanno evacuato a piedi, oltre la frana, 35 persone che erano in un ristorante a cena e che hanno trascorso la notte in un centro allestito a Locana.
Da segnalare intervento dei vigili del fuoco di Torino effettuato stanotte tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l’innalzamento dell’acqua del torrente Orco. Durante la notte è stato monitorato anche il territorio del nodo idraulico di Ivrea, in quanto si è verificato un significativo innalzamento dei livelli della Dora Baltea, che in Valle d’Aosta in alcune stazioni hanno superato il livello di pericolo/rosso. La piena in Piemonte e’ passata nella notte con livelli contenuti entro quello di guardia.
Situazione critica anche a Macugnaga. E’ esondato un torrente che attraversa il paese e ha allagato la strada che porta al centro, impedendo l’accesso a livello della località Staffa. Stanno operando squadre dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino ed i volontari del Coordinamento regionale. Manca l’energia elettrica a circa 1500 utenze, per le quali la centrale operativa di Enel ha disposto l’invio di personale per consentire il ripristino del servizio, che si presenta complicato per l’allargamento di alcune cabine. Al momento ne sono state ripristinate circa 500.
Durante la notte, a causa della pioggia torrenziale, con accumuli superiori a 200 mm in poche ore ha causato alla esondazione di due corsi d’acqua: sono usciti dagli argini il rio Tambach, che ha invaso la piazza del municipio e gran parte dell’abitato di Staffa, la principale delle dodici borgate in cui è articolato il paese. L’acqua uscita con grande furia ha strappato via il ponte in corrispondenza della stazione della funivia, danneggiato le strade e allagato abitazioni e locali. Una novantina di residenti hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Non ci sono però né feriti né dispersi.
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