AGI – Una single quasi quarantenne decide di farsi genitrice con l’inseminazione artificiale, mentre riaffiorano dal passato i ricordi delle donne della sua famiglia che l’hanno preceduta nel progetto di dare alla luce vita. Questo il plot di ‘Cinquanta lune’ (Castelvecchi) di Maria Rosa Valentini, romanzo costruito a flashback e fondato sull’uso di una lingua che deve molto alla pratica di poesia della sua autrice. I concetti di creazione e scelta sono alla base di un libro di viaggi che racconta storie antiche e moderne di coraggio estremo. Dalla Svizzera al mare di un’immaginaria (ma assonante) località del Lazio, alla Danimarca, le donne di Valentini rischiano sfidando la fatica, i pregiudizi e le incognite di un futuro ignoto sulla spinta di un istinto primordiale che non conosce ragioni né convenzioni.
Come sacerdotesse di una missione segreta da compiere ad ogni costo. E mentre se la tramandano nei decenni, gli oggetti intorno prendono vita e la natura rifiorisce, attraverso parole limate secondo un credo animista che dota d’anima ogni cosa sfumando il confine tra sacro e profano. Accompagnato dall’onnipresente archetipo della Grande Madre Luna e da un’acqua sempre descritta – che sia di pioggia, marina o di torrente – come materia purificatrice, questo libro insegue la dolcezza – anche nel mestiere scelto infine dalla protagonista – addentrandosi in un territorio aspro.
La procreazione è vista come atto di discendenza matrilineare che parte dall’esclusione e finisce per trovare all’uomo solo un ruolo laterale nell’idea esemplare di famiglia. ‘Cinquanta lune’ parla di donne che mettono al mondo donne circondate e sostenute dalla forza di altre donne, ed è la cronaca di una tenera vittoria che rimanda però ad una sconfitta. Quella della coppia come progetto condiviso e della fiducia che un amore carnale tra sessi opposti possa ancora generare magia. Maria Rosa Valentini ha pubblicato ‘Mimose a dicembre’ (Keller), ‘Magnifica’ (Sellerio), ‘Il tempo di Andrea’ (Sellerio). ‘Magnifica’ vince il premio Onor d’Agobbio Città di Gubbio nel 2016 e il premio Biblioteche di Roma nel 2017. Il romanzo esce in Germania da DuMont Verlag, in Francia da Denoël e in tascabile da J’ai lu. Del 2019 è la raccolta di poesie ‘E il sonno non ha buio’ (Perrone).