“Questo tempo nel quale è necessaria tanta unità, fra noi, fra le Nazioni, preghiamo oggi per l’Europa. Perché l’Europa riesca ad avere questa unità. Questa unità fraterna che hanno sognato i Padri fondatori dell’Unione Europea”. E’ il monito lanciato da Papa Francesco introducendo la messa di questa mattina a Casa Santa Marta.
“C’è gente che, anche noi tante volte, non possono vivere nella luce perché sono abituati alle tenebre. La luce li abbaglia. Sono incapaci di vedere, sono dei pipistrelli umani, soltanto sanno moversi nella notte”, ha detto il pontefice. “Anche noi – ha continuato – quando siamo nel peccato siamo in questo stato. Non tolleriamo la luce”. E “tanti scandali umani, tante corruzioni segnalano questo. I corrotti non sanno cosa è la luce”.
Nel peccato, ha sottolineato il Papa, “diventiamo ciechi e andiamo così, senza vedere, muovendoci come possiamo”. “E’ piu’ comodo” vivere nelle tenebre, “la luce ci ‘schiaffa’, ci fa vedere quello che non vogliamo vedere ma il peggio – ha aggiunto – e’ che gli occhi dell’anima di tanto vivere nelle tenebre si abitua a tal punto che finiscono per ignorare cosa sia la luce, perdono il senso della luce”.
“Lasciamo che l’amore di Dio che ha inviato Gesù per salvarci entri in noi”, e’ la sua preghiera conclusiva, e “ci aiuti a vedere le cose con la luce di Dio, la luce vera e non con le tenebre che ci da’ il signore delle tenebre”