Milano si sveglia decisamente più vivace nel primo giorno di fase 2. Ai semafori delle due circonvallazioni interne della città, quella che delimita il centro storico e la circonvallazione interna, a differenza dei giorni scorsi si sono formate – già prima delle otto – delle piccole code.
Nei parchi, riaperti da stamattina, diversi runner e molti padroni di cani a passeggio. In città sono ripartiti, fin dalle prime ore del giorno, anche i cantieri.
Non è il traffico dell’era pre-Covid, ma questa mattina le corsie della A4 Milano-Venezia sono tornate ad animarsi. Verso Milano il traffico in alcuni tratti in direzione nord all’altezza di Brescia è stato intenso sia per il transito di Tir che per le auto di chi è potuto tornare al lavoro. Alle uscite dei caselli la polizia stradale effettuerà controlli mirati per tutto il giorno in uscita e in entrata.
Sommario
Le stazioni
Percorsi separati con una freccia che indica l’ingresso in stazione, un separatore e altre frecce che indicano la direzione opposta, ovvero l’uscita e l’accesso alla metropolitana; guardie giurate che regolano gli accessi e danno informazioni; molti agenti di polizia, insieme a militari dell’esercito e volontari della protezione civile.

© Maria Teresa Santaguida / AGI
La stazione Cadorna a Milano nel primo giorno della Fase 2
Alle 8, di solito orario di punta dell’arrivo dei pendolari con le Ferrovie Nord Milano, la stazione di Cadorna si presenta tranquilla e fortemente presidiata, nel primo giorno della Fase 2 dell’epidemia di Coronavirus. A
Aperta l’edicola e i bar d’asporto, chiuse le altre attività. La sensazione che si vive è di sospensione, mentre negli sguardi dei passeggeri prevale lo smarrimento per il numero ingente di forze dell’ordine presenti e il nuovo assetto dello scalo.
Una voce annuncia non solo i treni ma insistentemente “avvisa i viaggiatori di seguire i percorsi tracciati a terra per l’uscita”. Sulla traiettoria che porta i passeggeri verso l’uscita è stato installato un termoscanner che ha l’aspetto di una telecamera di sorveglianza.
Poco più avanti un banchetto con un computer collegato al sistema rileva il passaggio delle persone e riprende automaticamente il loro volto: in questo modo accerta già a sei metri di distanza la temperatura corporea. Se è sotto i 37,5 gradi la colorazione della sagoma è verde, oltre questa soglia diventa rossa ed emette un suono di allerta. “Si tratta di una sperimentazione” spiega Roberto Mercurio, di Securitalia, società di vigilanza incaricata da Ferrovie Nord di adottare il sistema. Il termoscanner evita le code per la misurazione della temperatura e facilita il flusso dei passeggeri.
Se nella fase 1 solo il 10% dell’utenza aveva preso il treno per venire a Milano passando per la stazione Cadorna oggi si nota un aumento di circa 40%, spiega Armando Vagliati, responsabile delle stazioni di Ferrovie Nord. Si stima quindi in totale un’utenza del 30% rispetto al traffico normale. “Il servizio è rinforzato come nell’orario invernale” spiega il dirigente. I treni sono stati organizzati con il rispetto delle distanze e sanificati.
Palmari per la rilevazione della temperatura saranno a disposizione del personale ai tornelli delle stazioni delle Ferrovie Nord. La sperimentazione partirà nei prossimi giorni assieme a quella del termoscanner a distanza nelle stazioni più frequentate dai pendolari a Milano, come Cadorna. I palmari inoltre rileveranno anche la presenza delle mascherine sui volti dei passeggeri e segnaleranno chi non la porta violando le disposizioni.
Nelle stazioni della rete si è anche attivata una collaborazione con i sindaci, personale interno, vigilanza urbana e volontari, per evitare assembramenti. “Ora siamo nelle mani dei pendolari e del loro senso di responsabilità”, constata Armando Vagliati, responsabile stazioni Ferrovie Nord. Il servizio sarà portato fino al 100% dell’efficienza secondo l’orario normale entro la settimana.
La metropolitana
È bassa l’affluenza nei treni della metropolitana di Milano: intorno alle 9 sulla linea 2 “verde” diretta in Stazione Centrale al massimo ci sono una ventina di passeggeri su tutto il convoglio. Un orario di punta in condizioni normali, che si presenta straordinariamente tranquillo nel primo giorno di fase 2. La frequenza dei treni disposta da Atm è ogni 2 minuti proprio per evitare la congestione.

© Maria Teresa Santaguida / AGI
La metro di Milano nel primo giorno della Fase 2
Non sono state rilevate tensioni nelle stazioni e sulla rete e i passeggeri si sono comportati, almeno in mattinata, in modo ordinato. Ai capolinea di Bisceglie, Sesto San Giovanni, Affori, Comasina e Gessate sono stati fatti partire alcuni treni vuoti per evitare che fossero troppo affollati all’arrivo nelle stazioni più frequentate all’interno della città.
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