Cultura

Lutto nel cinema, morto a 63 anni Ennio Fantastichini

cinema ennio fantastichini

È morto a 63 anni Ennio Fantastichini. L’attore era ricoverato da quindici giorni in rianimazione all’ospedale Federico II di Napoli ed è stato stroncato da una grave emorragia cerebrale, conseguenza di una leucemia. In carriera aveva vinto un David di Donatello come miglior attore non protagonista nel 2010. 

“Classe 1955, era nato a Gallese, nel Lazio. A vent’anni si trasferisce da Fiuggi a Roma, per studiare recitazione all’Accademia d’arte drammatica. Aveva già però esordito a quindici anni a teatro”, ricorda Repubblica, “l’esordio al cinema nel 1982, con Fuori dal giorno. Poi una piccola parte in I soliti ignoti, vent’anni dopo nell’85 e, tre anni dopo, il ruolo di Enrico Fermi in I ragazzi di via Panisperna di Gianni Amelio. Con Amelio l’anno dopo il suo più grande successo, Porte aperte, al fianco di Gian Maria Volonté”. 

“È stato poi diretto nella sua carriera, affollata di titoli, da Ferzan Özpetek («Saturno contro» e «Mine vaganti»), a Paolo Virzì (Ferie d’agosto), da Peter Greenaway («Ripopolare la reggia«), a Marco Risi («Fortapàsc»), a Riccardo Milani («Scusate se esisto!») e molti altri”, leggiamo sul Corriere, “una delle sue ultime apparizioni in televisione è per il film-tv «Fabrizio De André- Principe libero» (2018). Mentre in palcoscenico era stato recentemente protagonista, insieme a Iaia Forte, della commedia «Tempi nuovi» di Cristina Comencini, dove impersonava la figura di un padre letteralmente «troglodita», un animale preistorico che, nonostante l’immensa cultura, aveva difficoltà a smanettare sulla tastiera del computer ed era quindi costretto a chiedere con insistenza aiuto al figlio liceale, rivelandosi però alla fine il più evoluto di tutta la famiglia”.

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it

Post simili: