Cronaca

Lo strano caso di Nembro, dove i morti da coronavirus potrebbero essere molti di più

In alcune aree dell’Italia il numero dei morti potrebbe essere “sostanzialmente sottostimato”. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio dell’ospedale universitario della Charité di Berlino pubblicato sul British Medical Journal.

I ricercatori hanno osservato nel marzo 2020, nella città lombarda di Nembro, comune nella provincia di Bergamo, si sono verificati molti più decessi rispetto allo scorso anno o in ogni singolo anno dal 2012, ma che solo circa la metà dei decessi avvenuti nel corso dell’epidemia è stata segnalata come morte confermata per Covid-19. Secondo i ricercatori tedeschi, contare le morti per tutte le cause porterebbe a un quadro più completo degli effetti della pandemia sulla salute della popolazione. 

“I tassi di mortalità sono sicuramente elevati, ma i dati reali potrebbero essere ancora più alti se si considerassero le altre cause di mortalità”, spiegano gli studiosi. Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno analizzato i dati relativi alla mortalità mensile da gennaio 2012 ad aprile 2020 degli abitanti di Nembro, che ha una popolazione relativamente stabile di circa 11.500 unità.

“Tra gennaio 2012 e febbraio 2020 si sono verificati in media 10 decessi ogni mille persone, con un massimo di 21,5 morti per mille persone in alcuni mesi. Nel marzo 2020, la mortalità mensile per tutte le cause ha raggiunto un picco di 154,4 ogni mille persone”, spiegano gli esperti, precisando che dei 161 decessi verificatisi tra il 23 febbraio e il 4 aprile 2020, in nessuno dei casi riguardava persone con un’età inferiore di 14 anni. 

Mentre sono stati osservati 47 morti di persone con un’età superiore ai 75 anni nella sola settimana dell’8 marzo, 33 dei quali di sesso maschile. “Il nostro è uno studio descrittivo, non vogliamo stabilire relazioni causali e sappiamo che alcuni dati potrebbero essere provvisori, ma i nostri risultati sono compatibili con altri studi più ampi svolti su centinaia di città italiane, dove il tasso di mortalità è salito notevolmente durante la pandemia da Covid-19”, dicono i ricercatori.

“La carenza di test e autopsie per confermare la causa dei decessi e l’insorgere di complicazioni dovute al coronavirus potrebbero aver portato a una sottovalutazione del reale numero di decessi”, osservano gli esperti. “I nostri risultati suggeriscono che le piene implicazioni dell’attuale epidemia possono essere completamente comprese solo se si tiene conto anche della mortalità dovuta a cause diverse dal Covid-19, considerando lo storico dell’area geografica di interesse”, concludono. 

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