L’Italia riparte e si sente. Il blocco di buona parte delle attività antropiche, a seguito delle norme restrittive della fine di febbraio 2020, aveva prodotto una riduzione sensibile del livello delle vibrazioni sismiche di fondo (definito ‘rumore sismico ambientale’) in quasi tutta Italia, come pure in altri Paesi. In particolare, l’effetto era evidente principalmente nei giorni feriali e nelle ore diurne, quando le attività antropiche in condizioni normali sono molto intense.
Ora, al termine del lockdown, con la riapertura delle attività produttive non essenziali, i livelli di rumore di fondo nelle ore diurne dei giorni feriali sono rientrati praticamente nella norma. La rete di monitoraggio sismico Ingv ha infatti rilevato una leggera risalita del rumore sismico già a partire dalla seconda settimana di aprile, fino al quasi totale recupero nei primi giorni di maggio. E la stazione sismica MILN installata nella città di Milano lo conferma. I valori di minimo raggiunti nei primi giorni di aprile avevano superato i minimi registrati in tutto l’anno precedente in occasione di festività e domeniche.
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