AGI – Dalle 11.30 i funerali di Stato laici dell’ex presidente della Repubblica
13.38 – Al termine della cerimonia funebre laica, il feretro di Giorgio Napolitano è stato portato fuori dal palazzo di Montecitorio mentre suonava di nuovo l’inno nazionale. Due corazzieri hanno portato una grande corona di fiori della Presidenza della Repubblica camminando lentamente davanti alla bara avvolta nel Tricolore.
Subito dietro la bara la moglie di Napolitano, Clio, la famiglia e le autorita’ italiane (il Capo dello Stato Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra) e quelle straniere. Un applauso della piccola folla, che ha seguito la cerimonia sul maxi schermo in piazza, ha tributato l’ultimo saluto al presidente emerito. Qualcuno torna a urlare “Grazie presidente”. La salma sarà portata adesso al cimitero acattolico di Roma.
13.20 – Dopo aver partecipato, alla Camera, al funerale laico del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, si recheranno a Palazzo Chigi per un colloquio.
Domenica sera, in una intervista televisiva a reti unificate, Macron ha annunciato una proposta per aumentare gli sforzi nella lotta all’immigrazione clandestina. A stretto giro di posta Meloni ha risposto accogliendo con “grande interesse la proposta di collaborazione”
12.58 – Giorgio Napolitano era “un politico e leader di grande valore ma anche un nonno formidabile, sempre presente, che ascoltava i nostro problemi in modo partecipe e cercava di offrire soluzioni”. E’ il ricordo della nipote del presidente emerito, Sofia May Napolitano, nell’aula della Camera durante la cerimonia laica di omaggio al due volte capo dello Stato.
“Ci ha insegnato a trattare chiunque con rispetto e cortesia, a prescindere dalle convinzioni – dice ancora la nipote – quando eravamo piccoli ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese per prendere un gelato. Ha sempre trovato il tempo, nonostante i suoi impegni, e condivideva con noi libri e articoli. Ma non era mai accondiscendente”. “Ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere, ci telefonava quando vedeva dei cartoni in televisione che pensava ci sarebbero piaciuti. Ha sempre trovato il tempo per me e Simone, nonostante i suoi impegni”, continua. Ma soprattutto, “ci ha insegnato a combattere per i propri ideali, senza curarsi degli ostacoli. I consigli che ci ha dato ci fanno sentire fiduciosi in noi stessi e orgogliosi di essere suoi nipoti”.
“Il fatto che fosse un nonno così eccezionale è testimonianza del grande uomo che è stato”, conclude Sofia May Napolitano.
12.49 – Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi erano “due persone così lontane, due storie distanti, due mondi opposti, due figure diverse, chiamate a condividere i massimi incarichi dello Stato. Poteva essere difficile quella convivenza e non fu sempre facile, non mancarono i momenti di tensione e le polemiche, ma da tutte e due le parti non vennero mai meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale”.
Così Gianni Letta, intervenendo nell’Aula della Camera alla cerimonia laica in ricordo del presidente emerito Giorgio Napolitano. “Mai in Giorgio Napolitano è venuto meno in lui l’altissimo senso delle istituzioni, che lo ha sempre guidato nel suo impegno politico, specie nelle fasi più difficili per lui, ovvero i governi Berlusconi”, sottolinea l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Dopo la scomparsa di Berlusconi ora quella del presidente Napolitano a tre mesi di distanza, nota Letta. “Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si sono detti quaggiù”, chiarirsi “e ritrovarsi nella luce”, osserva Letta.
12.24 – Applausi, dopo un lunghissimo silenzio: così l’aula di Montecitorio ha salutato gli interventi di Giulio e Sofia May Napolitano, rispettivamente figlio e nipote del Presidente emerito della Repubblica. “Ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate”. è uno dei passaggi del ricordo che il figlio di Napolitano, ha tenuto in Aula durante la cerimonia alla Camera per i funerali di Stato. L’ex presidente “ha sempre sperato e agito per un rinnovamento della politica e delle istituzioni e ha accettato il prolungamento estremo della sua presidenza fino a quando ha potuto tornare a esercitare con rigore e scrupolo la sua attività di senatore, mostrando fino alla fine la nobiltà della politica e del servizio alla Repubblica. Ne preserveremo il ricordo”.
12.13 – Da Capo dello Stato ha guidato la nazione, riconoscendosi in quei valori che sono le fondamenta della nostra Carta Costituzionale”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Ha svolto ruoli e assunto scelte difficili. Ha attraversato tempi perigliosi che, tuttavia, ha sempre affrontato con la coerenza dei propri convincimenti politici e culturali, sapendoli conformare all’evoluzione dei tempi e delle mutate realtà storiche e sociali”, ha aggiunto. “Al Presidente Napolitano – ha continuato La Russa – sarò sempre grato per l’impegno e la dedizione che volle dedicare alle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unita’ d’Italia, contribuendo così a rafforzare il senso di appartenenza, l’amore verso la nostra Patria e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e identitario”.
12.10 – L’aula della Camera ha rispettato un minuto di silenzio in memoria di Napolitano. Dopo le parole del presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti delle Camere Fontana e Ignazio La Russa, l’intero governo guidato da Giorgia Meloni, gli ospiti stranieri e tutti i presenti nell’emiciclo si sono alzati in piedi, insieme ai familiari dell’ex Presidente, per un minuto di raccoglimento. Poi il discorso di La Russa, del figlio Giulio e della nipote Sofia e degli oratori scelti dalla famiglia: Anna Finocchiaro, Giuliano Amato, cardinal Ravasi, Gianni Letta, Paolo Gentiloni.
12.04 – “Con Giorgio Napolitano scompare una delle figure piu’ rilevanti della storia istituzionale e della Repubblica”, ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dando l’avvio ai solenni funerali laici del presidente emerito, nell’Aula di Montecitorio.
11.55 – L’Aula della Camera segue il percorso del feretro di Giorgio Napolitano, ora nella Sala dei Ministri di Montecitorio, in un raccoglimento silenzioso tra laicità e spiritualità.
I politici e i rappresentanti della società civile che hanno riempito l’emiciclo sono in piedi ormai da oltre 20 minuti.
11:44 – Da Giuliano Amato a Mario Draghi, molti degli ex presidenti del Consiglio degli ultimi trent’anni sono seduti in aula a Montecitorio. Oltre ad Amato, premier due volte nel 1992 e nel 2000, alcuni dei presidenti del Consiglio che hanno ricevuto l’incarico proprio dalle mani dell’ex presidente della Repubblica: Romano Prodi, Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi. Ma hanno voluto partecipare anche Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte, Massimo D’Alema e l’ultimo ex premier, Mario Draghi.
11:38 – Il feretro di Giorgio Napolitano è arrivato a Montecitorio. Portato in spalla da autorità militari, è stato accompagnato dai corazzieri fino all’ingresso del Palazzo. Suona l’inno nazionale nel silenzio sospeso della piazza. Al termine è scattato un altro applauso delle persone presenti e qualcuno ha gridato “grazie Presidente”. La bara avvolta nel tricolore viene portata dentro il Palazzo mentre in piazza regna un silenzio assoluto.
11:35 – È arrivato a Montecitorio l’auto con il feretro di Giorgio Napolitano. Tanti applausi delle persone presenti in piazza che hanno accolto la macchina con a bordo la bara del presidente emerito.
11:29 – Il feretro del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, scortata da quattro corazzieri in motocicletta, ha lasciato Palazzo Madama dove per due giorni c’è stata la camera ardente.
La bara, avvolta nel tricolore e preceduta dal cordone al merito della Repubblica, è stata accompagnata alla sua uscita dalla Camera Alta dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dai familiari: i due figli, la nuora e i nipoti – con loro anche il Questore anziano, Gaetano Nastri – ed è stata salutata dal picchetto d’onore.
Il carro funebre, con al seguito la famiglia, si è diretto verso Montecitorio dove, in Aula, si svolgeranno i solenni funerali di Stato. Davanti al Senato una piccola ressa di persone assiepate dietro le transenne.
11:28 – Il Presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, è arrivato a Montecitorio
11:16 – Il Presidente francese, Emmanuel Macron è arrivato a Montecitorio per i funerali di Stato del Presidente emerito Giorgio Napolitano. Entrando a Montecitorio il capo dell’Eliseo si è fermato qualche minuto a parlare con la moglie di Giorgio Napolitano, Clio.
11:21 – L’ex Presidente francese, Francois Hollande, è arrivato a Montecitorio per i funerali di Stato
11:15 – La moglie di Giorgio Napolitano, Clio, accoglie nell’atrio di Montecitorio gli ospiti stranieri giunti a Roma per i funerali dell’ex presidente della Repubblica. Tra gli altri, oltre ai presidenti in carica di Francia e Germania, molti presidenti emeriti, soprattutto europei, con i quali Napolitano e la moglie hanno intrattenuto rapporti non solo istituzionali ma anche umani negli anni della Presidenza.
11:02 – Arrivati in Parlamento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.
10:39 – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è appena entrata nel Palazzo della Camera a Montecitorio
10:37 – Bandiera italiana ed europea a mezz’asta a Montecitorio per rendere omaggio al presidente emerito
È tutto pronto per la cerimonia funebre per Giorgio Napolitano in piazza Montecitorio dove si stanno ultimando i preparativi per accogliere il feretro: tappeto rosso e autorità militari presenti. Il feretro del presidente emerito sarà portato dal Senato (partenza prevista da palazzo Madama alle 11.15) alla Camera dei deputati e l’ingresso nel Palazzo, secondo quanto viene riferito, sarà preceduto da uno staffiere in livrea che sorreggerà un cuscino di velluto nero sul quale sarà adagiato il gran cordone dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e da un corazziere in tenuta di mezza gala con un cuscino di velluto nero con l’insegna distintiva del presidente emerito della Repubblica italiana.
Al feretro saranno tributati gli onori militari e l’inno nazionale. L’inizio della cerimonia funebre laica è fissato per le 11.30. Le autorità, italiane e straniere, entreranno a piedi dall’ingresso principale di Montecitorio o con le auto da quello laterale. Secondo quanto si apprende il presidente francese Emmanuel Macron entrerà a piedi dall’ingresso principale. Il primo ad arrivare alla Camera è stato, alle 10, l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, aiutandosi con le stampelle. In piazza del Parlamento sono stati allestiti dei maxi schermi per consentire ai cittadini di seguire la cerimonia.
Pronti sulla piazza, lungo il tappeto rosso, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Esercito, polizia, carabinieri, guardia di finanza, Marina, vigili del fuoco e alpini. Presente la banda dell’Esercito che suonerà l’inno nazionale al momento dell’arrivo del feretro. Ad accompagnarlo – preceduto da 6 corazzieri – all’interno del Palazzo saranno la moglie del presidente emerito, Clio, e i figli Giulio e Giovanni. Intanto in piazza Montecitorio, per l’occasione blindata con molte strade della zona delimitate per ragioni di sicurezza, cominciano ad arrivare alcune decine di persone.
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