PAULO DE OLIVEIRA / BIOSPHOTO
Le alternative alla plastica potrebbero essere ugualmente inquinanti per i mari. È l’allarme lanciato da una Commissione parlamentare britannica che mette in guardia dall’adottare i materiali biodegradabili e compostabili come soluzione a tutto. Il problema sarebbe in primo luogo nelle maggiori emissioni di carbonio generate per produrli e poi nello smaltimento. Milioni di tonnellate di plastica si riversano negli oceani ogni anno, inquinando i nostri mari, sporcando le nostre spiagge e mettendo in pericolo la fauna selvatica. Per mettere un freno a questo fenomeno, aziende, consumatori e governi si stanno convertendo ai materiali alternativi, quali biodegradabili e compostabili.
Tuttavia, mette in guardia la Commissione per l’Ambiente, il cibo e le aree rurali, un uso indiscriminato di questi prodotti, invece di alleviare il problema dell’inquinamento, potrebbe avere ripercussioni ambientali ancor peggiori. La Commissione si rifà alla posizione dell’associazione ambientalista Green Alliance, che tempo fa aveva sollevato preoccupazioni circa l’evidenza che “le persone abbandonano con più facilità rifiuti biodegradabili nell’ambiente, il che peggiorerebbe ulteriormente l’inquinamento sulla terra e in mare”.
Il rapporto della Commissione, inoltre, ha rilevato come i consumatori siano confusi su come smaltire gli imballaggi compostabili, e ciò potrebbe comportare una contaminazione del riciclaggio e dei rifiuti. A questo si aggiunge il fatto che produrre questi materiali “comporta maggiori emissioni di carbonio”. Il risultato è che “se un bicchiere biodegradabile finisce in mare, crea alla fauna marina gli stessi problemi di uno di plastica”, ha sottolineato nel rapporto, Juliet Phillips, attivista della Environmental Investigation Agency.
“Sappiamo tutti che l’inquinamento da plastica dei nostri fiumi e mari è un grosso problema. Tuttavia, sostituire la plastica con altri materiali non è sempre la soluzione migliore, poiché tutti i materiali hanno un impatto ambientale”, ha affermato il parlamentare Neil Parish, presidente della commissione.
“Il timore della Commissione è che le materie plastiche compostabili siano state introdotte senza un’adeguata preparazione dei consumatori su come smaltirle. La sostituzione non è la risposta giusta e dobbiamo cercare modi per ridurre gli imballaggi monouso”, ha poi aggiunto.”Tutti gli imballaggi per alimenti e bevande, siano essi di plastica o di altro materiale, hanno un impatto ambientale”.
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