Cronaca

L’Alto Adige fa dietrofront: resta il nome tradizionale

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Tra incongruenze, errori voluti o involontari, tentativi di tamponare l’accaduto, secessionisti sudtirolesi al settimo cielo per la cancellazione di un toponimo italiano e qualche ‘no comment’ di troppo, alla fine è arrivato un dietrofront ma soprattutto una nuova conferma su come si chiama la provincia più settentrionale d’Italia. ‘Alto Adige‘ resterà ‘Alto Adige’ e il singolo cittadino appartenente al gruppo linguistico italiano resterà ‘altoatesino’ (sudtirolese se si vuole indicare un cittadino madrelingua tedesco).

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher, strigliato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che aveva minacciato di impugnare la legge che cancellava ‘Alto Adige’, dopo aver ammesso le colpe, annunciato di provvedere al più presto della rimodulazione dell’articolo 1 della legge europea 2019, oggi è passato al contrattacco. Il Landeshauptmann, che in Consiglio provinciale si era espresso favorevole al cambio di nome perché gli piaceva di più ‘Sudtirolo’, ha visto l’approvazione della giunta della sua proposta circa il disegno di legge che modificherà il primo comma dell’articolo 1.

Il solo articolo sarà posto ai voti nella seduta del Consiglio provinciale di fine novembre. La vicenda era scoppiata una decina di giorni fa quando il Consiglio, supportato dai voti dei secessionisti della Suedtiroler Freiheit (avevano proposto la mozione) e del partito di raccolta, la Suedtiroler Volkspartei (l’unico contrario su tutta la legge l’esponente di Fratelli d’Italia), approvava nel testo italiano la sostituzione della storica denominazione ‘Alto Adige’ in ‘Provincia di Bolzano’.

La cancellazione nei commi 1 e 2 erano dedicati all’Ufficio di rappresentanza di Bruxelles e non riguardava in assoluto la parola ‘Alto Adige’. Certo, in una terra dove i delicati temi etnici, della toponomastica e della concessione del doppio passaporto sono sempre in ebollizione, una modifica di questa importanza se passata inosservata avrebbe costituito un pericoloso precedente.

Altro motivo di attrito, la mancata modifica del testo in lingua tedesca che restava ‘Suedtirol’ e non ‘Provinz Bozen’. Il presidente Kompatscher oggi ha voluto ribadire che “non si e’ mai voluta abolire la parola Alto Adige che continuerà ad essere utilizzata come riferimento geografico al territorio, cosi’ come si utilizza Suedtirol nella forma tedesca”. Il governatore altoatesino ha precisato che quando ci si riferisce alle istituzioni “e’, invece, giusto parlare di Provincia di Bolzano in italiano e di Provinz Bozen in tedesco”. 

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