Cronaca

L’acqua alta non dà tregua a Venezia. Sospese le messe a San Marco

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FILIPPO MONTEFORTE / AFP

Acqua alta, Venezia

Mentre la città dormiva, questa notte, la marea è tornata a inondare Venezia toccando i 115 centimetri. Il bollettino del centro maree, sempre più frequente, scandisce le giornate dei cittadini che, in questi giorni, non hanno mai messo da parte gli stivali per affrontare l’acqua alta. Un fenomeno che non darà tregua nemmeno nel weekend.

Il Comune di Venezia, attraverso il suo organo di controllo, ha fatto sapere che il livello dell’acqua in città si manterrà ancora per diverso tempo al di sopra di valori elevati.

Le scuole, vista l’emergenza, sono rimaste chiuse anche oggi e per domani il Patriarcato ha fatto sapere che nella basilica di San Marco a Venezia saranno certamente sospese le funzioni delle ore 10.30 e 12.00. In tale situazione di emergenza, anche in altre chiese veneziane gli orari delle Messe domenicali subiranno variazioni, con alcune celebrazioni che dovranno essere necessariamente sospese.

Intanto il sindaco della città lagunare, Brugnaro, ha fornito una prima stima dei danni. “Intorno al miliardo di euro”, ha detto parlando al Messaggero. 

Per domenica la situazione potrebbe anche peggiorare. Il picco previsto, ultimo aggiornamento alle 6.30 di questa mattina, afferma che si raggiungeranno i 140 cm alle 11.20. Un’altra giornata difficile per negozianti e uffici che lavorano per poter riaprire il prima possibile. 

Due visite istituzionali

Intanto, per constatare la situazione tra le calli allagate e i campi inondati, è arrivato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “Venezia è di tutti, non solo dei veneziani o degli italiani, è una città unica al mondo che va salvaguardata. E i politici devono essere uniti per questo scopo”.

Per poi aggiungere: “In questo momento non c’è bisogno di polemiche, di fronte ad una situazione del genere devono sparire le differenze politiche e ci deve essere solo l’interesse per Venezia” ha detto a piazza San Marco, prima di visitare la cripta. “Il super Commissario per il Mose, Elisabetta Spitz, ha tutte le capacità. Farà benissimo”, ha concluso.

Anche Maria Elisabetta Alberti Casellati è giunta a Venezia accolta dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dal sindaco Brugnaro e dal prefetto della città. Il presidente del Senato ha deciso di recarsi a Venezia a seguito dell’emergenza maltempo per testimoniare la sua solidarietà alla popolazione e agli amministratori di Venezia. Visiterà la basilica di San Marco e la sua cripta.

Il programma prevede anche una visita al conservatorio Benedetto Marcello. “Adesso credo sia il momento del fare, e se il Mose serve come sembra a qualcosa per evitare i disastri che ci sono stati, occorre finirlo. Occorre anche che una volta passata l’emergenza non si spengano le luci su Venezia che ha bisogno di attenzione”.

Da Roma, invece, ha parlato Pier Paolo Baretta, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha assicurato in un’intervista al Corriere della Sera che i fondi per Venezia sono già stati stanziati, aggiungendo che arriveranno a breve altri provvedimenti per l’emergenza, e “sicuramente verranno sospesi i tributi a Venezia e nell’area circostante”.

In Veneto il tempo migliora

Una buona notizia però arriva dalla Regione che, in relazione al bollettino di criticità emesso nella giornata di ieri, ha declassato per la giornata di sabato 16 novembre, il livello di allerta per rischio idraulico. Da rosso (allarme) ad arancione (pre-allarme). Una nuova fase notevolmente perturbata però è attesa dalla sera di oggi al pomeriggio di domani, segno di una situazione in continua evoluzione.

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