Cronaca

La velocità di digitazione su touchscreen vicina a quella su tastiere fisiche

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OnePlus

Scrittura su smartphone

I “digitatori” più veloci sui telefoni con touchscreen possono scrivere 85 parole al minuto usando due pollici e la correzione automatica. In pratica, quasi alla stessa velocità dell’utente medio con la tastiera “fisica” del classico computer. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio coordinato dall’informatica Anna Feit dello Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo. I risultati sono stati presentati alla 21esima International Conference on Human-Computer Interaction with Mobile Devices and Services, in corso a Taipei, Taiwan.

I ricercatori hanno utilizzato un test per misurare la velocità di battitura per raccogliere dati su circa 37.000 volontari, provenienti da 160 paesi diversi e di varia età, che utilizzavano dispositivi mobili o una tastiera fisica. I partecipanti hanno acconsentito a farsi registrare mentre digitavano una serie di determinate frasi, permettendo così ai ricercatori di valutare la velocità di ciascuna persona, nonché gli errori e altre caratteristiche.

“Siamo rimasti sorpresi nel vedere che gli utenti digitando con due pollici hanno raggiunto in media 38 parole al minuto, che è solo circa il 25 più lento rispetto alle velocità di battitura che abbiamo osservato in uno studio su larga scala simile sulle tastiere fisiche”, afferma Feit. “Mentre si può digitare molto più velocemente su una tastiera fisica – fino a 100 parole al minuto – la percentuale di persone che effettivamente raggiungono questa velocità sta diminuendo. La maggior parte delle persone – aggiunge – raggiunge tra 35 e 65 parole al minuto”.

I ricercatori hanno notato che il cosiddetto “gap di digitazione” – la differenza di velocità raggiunta tra l’utilizzo di una tastiera o un’interfaccia touchscreen – si sta chiudendo. Questo perché le persone stanno diventando sempre meno abili con le tastiere fisiche, mentre i metodi per l’assistenza alla digitazione “intelligente” – come la correzione automatica – continuano a diventare più efficienti. I ricercatori ritengono che il divario potrebbe essere colmato o addirittura invertito, in futuro. In media, i partecipanti allo studio hanno riferito di trascorrere in media sei ore al giorno sui propri dispositivi mobili.

“Una tale quantità di esperienza si trasferisce allo sviluppo di abilità di battitura e spiega perché i giovani, che trascorrono più tempo con i social media, comunicando tra loro, stanno raggiungendo velocità più elevate”, afferma Feit. Il team di ricerca ha anche scoperto che abilitare la correzione automatica delle parole errate migliorava la velocità di digitazione sullo schermo, mentre i dispositivi che offrivano la previsione delle parole o le selezioni tra cui scegliere manualmente non avevano lo stesso effetto.

“Quello che abbiamo scoperto è che il tempo trascorso a pensare alle parole suggerite spesso supera il tempo che impiegheresti a digitare le lettere, rendendoti più lento nel complesso”, dice Sunjun Kim dell’Università finlandese di Aalto, altro autore dello studio. Lo studio ha rivelato un forte effetto generazionale nella digitazione dei touchscreen, con quelli di età compresa tra 10 e 19 anni in genere che sono in grado di digitare circa 10 parole al minuto più velocemente di quelli sulla quarantina.

“Stiamo vedendo una generazione giovane che ha sempre usato i dispositivi touchscreen e la differenza con le generazioni più vecchie che potrebbero aver usato i dispositivi più a lungo, ma di tipi diversi, è sbalorditiva”, dice Antti Oulasvirta dell’Università di Aalto, che ha partecipato allo studio. “Questo è un tipo di abilità motoria che le persone imparano da sole senza un addestramento formale, il che è molto diverso dalla digitazione su tastiere fisiche”, conclude.

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