Ingv
La zona della scossa nel Fiorentino
La paura si materializza pochi minuti dopo le 4,30, esattamente alle 4,37, quando un sisma di magnitudo di 4.5 viene registrato nella zona a nord est di Firenze, nell’area del Mugello.
Ma le avvisaglie erano arrivate qualche ora prima. Nel corso della notte, dalle 3,38 alle 3,55 cinque scosse erano state state registrate a Scarperia San Piero, una delle quali di magnitudo 3, mentre alle 4,37, a 4 km di profondità ancora a Scarperia San Piero, ce n’è stata una di magnitudo 4,5.
Il tempo di realizzare che la terra trema e la popolazione di molti paesini dell’area montana, da Barberino a San Piero a Sieve, da Scarperia a Borgo San Lorenzo si riversa in strada. Numerosi i cittadini che si sistemano in auto, vista anche la pioggia.
#Terremoto ML 4.5 alle 4.37 di #oggi #9dicembre a #Firenze, tra Barberino di Mugello e Scarperia e S. Piero. Numerose le chiamate alla sala operativa dei #vigilidelfuoco, al momento nessuna richiesta di soccorso alle persone. Inviate squadre per verifiche nell’area epicentrale pic.twitter.com/nPGLePsfmM
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) December 9, 2019
Tanta la paura ma al momento non si registrano danni significativi, se non per la Pieve di San Silvestro a Barberino del Mugello che subisce danni strutturali su un lato.
La scossa si avverte anche a Firenze, Prato e Pistoia. I centralini della sala operativa della protezione civile dell’Area Metropolitana di Firenze, così come quelli dei vigili del fuoco squillano ininterrottamente. In via precauzionale il traffico ferroviario sulle linee AV Bologna-Firenze, Bologna-Prato convenzionale, Prato-Pistoia, Firenze-Empoli, Firenze-Faenza, Firenze-Arezzo convenzionale e sulla direttissima Firenze-Roma fra Firenze e Valdarno, è stata sospesa per un paio d’ore.
Al momento i tecnici di Rfi stanno verificando lo stato dell’infrastruttura e contemporaneamente è in corso la riprogrammazione dei servizi di trasporto.
Diversi sindaci hanno adottato misure precauzionali chiudendo le scuole di ogni ordine e grado, inclusi gli asili nido comunali. Nel frattempo a Firenze la prefettura informa che nella sala operativa congiunta di protezione civile presso l’Olmatello, è stato aperto il centro coordinamento soccorsi per seguire gli avvenimenti.
Sommario
“La terra tremerà ancora”
“L’area del Mugello è nota per dare sequenze sismiche ricche di eventi, come abbiamo già avuto modo di registrare questa mattina: nelle ore successive al terremoto di intensità 4.5 si sono verificate piu’ di 50 altre scosse. Ci attendiamo che continueranno nei prossimi giorni, e non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significativa” dice all’AGI Antonio Piersanti, sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
“Si è trattato di un terremoto di profondità inferiore ai 10 km – spiega l’esperto – e a carattere distensivo, parliamo cioé di una sismicità che è peculiare a tutto l’Appennino centrale e meridionale. Scosse di questa entità non dovrebbero comportare danni di alcun tipo, ma data la peculiarità del nostro patrimonio artistico, così ricco e delicato, non possiamo escludere questa possibilità”.
L’evento di questa mattina non è giunto inaspettato. “Nel nostro Paese i terremoti non arrivano mai inaspettati – osserva Piersanti – quella del Mugello è una zona sismogenetica nota alle cronache, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista dell’epoca più recente. Due gli eventi più tragici: nel 1919 un terremoto di magnitudo 6.4, uno dei più grandi di tutto l’Appennino settentrionale, provocò più di 100 vittime e vasti danni alla provincia di Firenze; più indietro nella storia, nel 1542, da citare un terremoto di magnitudo 6.0, esattamente nell’area colpita questa mattina”.
“Il fenomeno è continuato anche nel recente passato – sottolinea il sismologo – dal 1985 ad oggi si sono susseguite tante sequenze sismiche e nel 2008, sempre in quel territorio, si sono verificati due terremoti di magnitudo 4,5 e 4”.
Un secolo fa il sisma che distrusse il Mugello
“La popolazione si è riversata nelle piazze, proprio quest’anno ricorre il centesimo anniversario del terremoto che nel 1919 distrusse il Mugello”, causando oltre 100 morti: lo ha ricordato Filippo Carlà Campa, il sindaco di Vicchio, comune vicino all’epicentro delle scosse, intervistato dal Giornale Radio Rai. “La scossa è stata abbastanza lunga, soprattutto la prima, sono caduti oggetti in un supermercato ma non abbiamo al momento verificato danni a persone o cose”, ha spiegato il sindaco, “le notizie arrivano però in modo frammentario”.
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