Francesco Fotia/Agf
Simone Di Stefano leader di Casapound
“Casapound Viterbo non intende partecipare alla gogna mediatica, già abilmente partita guardacaso insieme all’inizio della campagna elettorale, nei confronti di due suoi giovanissimi militanti”. E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook CasaPound Italia Viterbo in relazione alla vicenda dello stupro che ha portato all’arresto di due militanti dell’organizzazione.
“Il reato contestato è molto grave ed estraneo al nostro dna – continua il post – e sarà la magistratura a dover decidere la colpevolezza o l’innocenza dei ragazzi in base alla veridicità delle affermazioni della parte lesa. Confidiamo nelle prove in mano agli avvocati le quali, ne siamo certi, scagioneranno i nostri ragazzi. Una cosa à certa: nessuno di noi accetterà di sostenere chi gode a sbattere il mostro in prima pagina prima ancora di conoscere la realtà dei fatti”.
Su Twitter invece è il segretario nazionale Simone Di Stefano a intervenire: “Il consigliere di CasaPound che è stato arrestato con l’accusa di stupro è stato espulso da CasaPound e si è dimesso da consigliere comunale. Qualora e se risultassero colpevoli, auspico pene durissime come per ogni altro infame stupratore. Castrazione compresa”.
Mentre il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone ha annunciato in una nota: “In attesa che la giustizia accerti la verità dei fatti, CasaPound ha deciso di espellere in via cautelativa i due militanti del Movimento arrestati nel viterbese per violenza sessuale, vista la gravità delle accuse contestate”. Iannone, annuncia inoltre che “domani Francesco Chiricozzi formalizzerà le sue dimissioni da consigliere comunale di Vallerano”.
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