
AGI – Una mostra su Giacomo Manzù e un ‘contest’ collaterale, un concorso di design: apre al pubblico Palazzo Ripetta, che mette in mostra non solo la sua straordinaria collezione di opere d’arte ‘corporate’ ma anche una rassegna dedicata allo scultore, autore di alcuni tra i maggiori capolavori dell’arte contemporanea. Palazzo Ripetta apre al pubblico nell’ambito di Open House, la rassegna romana che ogni anno schiude le porte di centinaia di edifici di solito chiusi al pubblico: sabato centinaia di persone hanno visitato l’antico convento secentesco, oggi hotel a cinque stelle entrato nell’associazione di dimore Relais & Chateaux. Ma il palazzo ha aperto anche una mostra su Manzù e per l’occasione la figlia del maestro, Giulia, ha annunciato “novità importanti” per la Fondazione omonima.
Con una scelta selezionata di opere, la mostra ruota attorno a un ‘Cardinale’, figura iconica nel lavoro del Maestro; ma ripercorre l’intera vicenda artistica dello scultore attraverso i temi che gli furono cari. Sono esposti bronzi, una rara acquaforte, uno straordinario ‘Busto di Inge’ in resina e gesso, ritratto della musa ispiratrice del Maestro, la moglie tanto amata, Inge. La mostra si accompagna a un concorso aperto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di via di Ripetta e delle università La Sapienza e Roma Tre: un ‘contest’ per giovani artisti che potranno esprimersi liberamente reinterpretando il Cardinale attraverso qualsiasi media (fotografico/tool digitale). L’opera prescelta sarà esposta temporaneamente al museo Giacomo Manzù. Un’occasione per gli studenti ma anche un nuovo modo di declinare il mecenatismo. La mostra, realizzata anche grazie alla sponsorship di Credem Euromobiliare, sarà aperta al pubblico anche nel prossimo week-end di aprile; e presentata ieri con un vernissage ospiti Giulia Manzù, Barbara Cinelli, storica dell’arte e Miriam Mirolla, docente di psicologia dell’arte alla vicina Accademia di Belle Arti.
“Ci sono due opere che non sono mai uscite di casa”, ha raccontato Giulia Manzù, presidente dal 2008 della Fondazione Giacomo Manzù. Oltre al ‘Busto’ – di solito collocato nell’atrio di Colle Manzù, ad Aprilia, la villa che fu dimora e atelier-studio dello scultore e pittore – c’è anche ‘Ritratto di Inge’, un olio su tela. “L’amore con Inge fu al di sopra delle righe, di quelli che oggigiorno non esistono più. Un amore che non potrei neanche spiegare. Lui amava talmente tanto questa donna, essendone riamato, che le fece una miriade di ritratti, busti e disegni di ogni tipo“. Antico convento secentesco, Palazzo Ripetta è oggi un hotel a cinque stelle entrato nell’associazione Relais & Chateaux: è stato ristrutturato di recente con produzioni dell’artigianato italiano e scelte interamente eco-green. L’albergo ha una ricca collezione corporate, opere di Bruno Liberatore, Sinisca, ma anche di ‘street art’, che si sono arricchite di recente con una ‘new entry’: ‘But the previous was better’, di Sveva Angeletti. L’installazione con la scritta ‘a cool exhibition here’ – un invito al pubblico a visitare e a prendere parte all’esposizione – rimarrà accesa durante la mostra.
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