La mamma di Prato indagata per violenza sessuale sul 13enne, da cui ha avuto anche un figlio, ha chiesto, con proprie dichiarazioni, al tribunale del riesame “di poter intraprendere un percorso di cure psichiatriche “. Lo hanno riferito i legali della donna Mattia Alfano e Massimo Nistri all’uscita dell’udienza, lunedì 8 aprile, in cui è stata chiesta la revoca della misura.
I legali della donna hanno spiegato che è in corso una momentanea separazione con il marito. “Il marito sostiene la donna ma disapprova la realtà processuale”, hanno dichiarato gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, spiegando che il marito vive con il figlio piu grande della coppia e la donna con il piu piccolo, avuto dalla relazione con il minore. “Ma si vedono tutti i giorni”, hanno precisato.
La decisione del tribunale del Riesame in merito alla revoca degli arresti domiciliari chiesta dai difensori della 31enne di Prato potrebbe arrivare molto prima dei cinque giorni a disposizione dei giudici. I difensori hanno presentato anche un calendario di appuntamenti per l’inizio delle cure a cui la donna intende sottoporsi. I pm della procura di Prato, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, hanno dato parere negativo alla revoca della misura, che potrebbe comunque essere trasformata in un provvedimento che coniugi le esigenze di cura manifestate dalla 31enne e la garanzia della parte offesa.
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