CREDITFABIAN HEINZ / SEA-EYE.ORG / AFP
Sea Eye, Alan Kurdi
La nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye si trova a poche miglia da Lampedusa, in attesa di sapere dove potrà sbarcare i 40 migranti soccorsi mercoledì al largo della Libia. Tra questi, ha reso noto la capo missione Barbara Held, ci sono tre bambini, compreso uno di tre anni con una ferita di 10 cm sulla spalla causata da un’arma da fuoco, e due donne, una delle quali è incinta. A bordo ci sono anche due sopravvissuti al raid aereo che lo scorso 2 luglio ha ucciso almeno 50 persone nel centro di detenzione di Tagiura, a est di Tripoli.
La Held ha sottolineato che molti dei migranti hanno raccontato di “terribili esperienze” in Libia: “Stiamo andando a Lampedusa e spero che troveremo un porto sicuro che certamente non è in Libia”. L’Ong ha infatti ricevuto dalla Guardia costiera libica una mail, che la invitava ad “andare a Tripoli, come porto sicuro” per lo sbarco, un invito rispedito al mittente: “Obbediremo al diritto internazionale e non riporteremo nessuno in un Paese in guerra civile. La Libia non è sicura!”, ha twittato Sea Eye.
“La gente soccorsa ci ha detto che prima di tornare in Libia preferirebbero affogare in mare. Non lasceremo che ciò accada”, ha spiegato Barbara Held in un video pubblicato su Twitter.
Salvini: “Ennesima provocazione”
“Ci risiamo”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, “Ong tedesca se ne frega delle autorità internazionali. Io non mollo”. Il capo del Viminale, che ha firmato un divieto d’ingresso nelle acque italiane per la nave, aveva già avvertito che “se la ong ha davvero a cuore la salute degli immigrati può far rotta verso la Tunisia: se invece pensa di venire in Italia come se niente fosse ha sbagliato ministro”.
“Cè’ l’ennesima provocazione nelle acque del Mediterraneo di un Ong tedesca. Stavolta c’è una novità squallida e disgustosa. Alcuni di quelli che si dimostrano perfettini e danno lezioni al mondo si comportano in maniera meschina”, prosegue Salvini, “dal governo tedesco sono arrivati segnali pessimi. Mi hanno girato una mail in cui c’è un ricatto dal governo tedesco ‘noi prendiamo quei 30 della Gregoretti se voi accogliete 40 della Alan Kurdi”. “Se la nave Alan Kurdi entrerà nelle acque territoriali italiane, ne prenderemo possesso. Governo tedesco avvisato mezzo salvato, Ong avvisata mezzo salvata”, ha concluso il ministro.
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