Mentre si registra il primo contagio a Torino, con altri 15 casi sospetti in Piemonte, la donna morta in casa a Casalpusterlengo risulta la seconda vittima italiana infetta da coronavirus. Questo il risultato del test postmortem, sebbene non sia chiaro se sia stata l’infezione a causare il decesso, dovuto a un infarto. L’anziana era la madre di un amico del trentottenne di Codogno, primo contagiato in Lombardia. I contagi totali nella Regione sono 39 e avrebbero avuti tutto contatti con il pronto soccorso di Codogno.
La prima vittima del coronavirus in Italia, invece, seconda in Europa dopo il turista cinese morto in Francia, è uno dei due anziani risultati positivi in Veneto a Vo’ Euganeo. L’uomo aveva 78 anni ed è deceduto nell’ospedale di Monselice.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato di 12 contagi in Veneto, compreso il defunto. Un residente di Mira è in gravi condizioni. Sono in corso controlli sulla piccola comunità cinese di Vo’ Euganeo: alcuni suoi membri frequentavano lo stesso bar dei due anziani contagiati. Buone notizie, invece, dallo Spallanzani dove migliorano le condizioni dei ricoverati.
Il primo dei contagiati, il 38enne di Codogno, resta in prognosi riservata e le sue condizioni sarebbero gravi. Tra gli altri infettati anche sua moglie incinta di 8 mesi e cinque operatori sanitari. Il presunto ‘paziente zero’, che avrebbe diffuso il contagio, è risultato negativo al test.
I Comuni interessati sono isolati. Scuole e uffici rimangono chiusi e gli abitanti sono invitati a restare a casa. I treni hanno smesso di fermarsi nelle stazioni di Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda.
“Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza”, scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rivolgendo un pensiero ai parenti delle vittime.
Sommario
Primo contagio a Torino, altri 15 casi sospetti in Piemonte
Un caso accertato a Torino e altri quindici sospetti nel resto del Piemonte, per i quali si aspetta il responso del tampone. Il contagiato è un 40enne ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia. L’uomo ha un po’ di febbre, ma la sue condizioni sarebbero buone. L’uomo è venuto in contatto con le persone contagiate in Lombardia. Nei confronti dei suoi familiari e dei medici che lo hanno soccorso sono state applicate le misure di prevenzione previste.
Zaia: 12 casi in Veneto, test sui cinesi di Vo’ Euganeo
Al momento si contano 12 casi di infezioni da coronavirus in Veneto (considerando anche la persona deceduta nella notte). A dirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia a conclusione di una riunione operativa che si è tenuta a Marghera (Venezia). Le indagini hanno confermato che esiste una comunità cinese che frequentava il bar di Vo’ Euganeo, lo stesso bar frequentato dai primi due contagiati. Nei confronti di nove di loro si è proceduto con un test e con il ricovero nel reparto di Malattie infettive.
“Il cittadino di Mira (risultato positivo questa mattina al coronavirus, ndr) che è stato trasferito in terapia intensiva a Padova è in condizioni di salute che ci preoccupano”, ha aggiunto Zaia.
“Per quanto riguarda le manifestazioni, molte delle quali vietate, si è discusso del carnevale di Venezia: lo stiamo decidendo. Io chiedo che il tema sia affrontato con linea guida universali altrimenti è inutile”, ha aggiunto Zaia, “al momento non ci sono indicazioni, le uniche indicazioni rispetto agli eventi collettivi oggi ce le abbiamo su Vo’ Euganeo e Schiavonia”.
“Mi ha chiamato anche il Capo dello Stato chiedendo informazioni rispetto a condizioni del Veneto e parlato a lungo con lui. In queste ore ho sentito anche il ministro Speranza, il presidente del Consiglio Conte e praticamente mezzo governo. Noi abbiamo chiesto che l’approccio debba essere uniforme su tutto il territorio nazionale per garantire la salute ai cittadini e che vengano adottate delle linee guida uniformi”, ha aggiunto il presidente del Veneto.
Il Fmi taglia le stime sulla crescita in Cina e nel mondo
Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime di crescita globale dello 0,1% e della Cina dello 0,4% a causa dell’impatto dell’epidemia del coronavirus. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Fmi, Kristalina Georgieva, in una dichiarazione nel corso del G20 finanziario di Riad.
“Nel nostro attuale scenario di base, le politiche annunciate sono state implementate e l’economia cinese tornerà alla normalità nel secondo trimestre. Di conseguenza, l’impatto sulla l’economia mondiale sarebbe relativamente minore e di breve durata”, ha spiegato Georgieva. Tuttavia, ha aggiunto, “stiamo anche valutando scenari più catastrofici in cui la diffusione del virus continua più a lungo e più a livello globale, e le conseguenze sulla crescita sono più protratte nel tempo”.
Tutti i contagiati lombardi hanno avuto contatti con il pronto soccorso di Codogno
“Abbiamo la conferma che l’area del Basso Lodigiano è oggi un centro di un focolaio, possiamo dirlo in maniera certa”, ha detto in conferenza stampa l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, secondo il quale il focolaio si configura in quanto “tutte situazioni di positività hanno avuto contatti con il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, dove il primo paziente, il 38enne ricoverato per primo, si è recato per la prima volta il 18 febbraio”.
39 le persone infettate in Lombardia
“Complessivamente il numero di persone infettate nel nostro territorio è di 39”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa. La zona dove “si sono verificate le altre infezioni sono tutte riferibili all’origine del territorio in cui si è verificata la prima infezione”, ovvero nel Lodigiano, ha aggiunto Fontana, specificando che, nel corso del videocollegamento con il governo “abbiamo concordato una serie di proposte trasferite al governo che ora si è ritirato ed entro poche ore dovrebbe comunicarci le sue intenzioni”.
A Vercelli si svuotano le acquasantiere
Acquasantiere vuote nelle chiese e ostie offerta ai fedeli sulle mani. La prevenzione parte dall’altare per estendersi tra i banchi e le navate delle chiese a Vercelli. La Diocesi si attrezza e si attiva in questo modo per evitare qualsiasi possibile contagio tra i fedeli. Non è stata, al momento, presa alcuna ulteriore precauzione per lo scambio del ‘segno di pace’: la tradizionale stretta della mano dovrebbe essere ancora ammessa.
Le due regole emesse dall’autorità religiosa, valide a partire dalle celebrazioni liturgiche di oggi, sono state comunicate ai parroci del territorio dopo i primi casi di infezione registrati ieri in Lombardia. Non è escluso, comunica la Diocesi eusebiana con una nota, che nei prossimi giorni vengano valutati anche altri provvedimenti.
Positiva al coronavirus la donna morta a Casalpusterlengo
L’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, ha confermato che la donna di 77 anni morta a Casalpusterlengo in casa propria è risultata positiva al test sul coronavirus ed è quindi la prima vittima in Lombardia dell’infezione. “Aveva una serie di patologie – ha detto – post mortem è stato fatto un tampone ed è risultata positiva. Non possiamo dire se è morta a causa del coronavirus e il nesso di casualità”. L’anziana è la madre di un amico del 38enne di Codogno, ora al San Matteo di Pavia, che sarebbe il primo caso del coronavirus in Lombardia. Stando a fonti vicine alla famiglia, la donna sarebbe morta di infarto, forse collegato a una debilitazione dovuta al virus.
Quarantena obbligatoria per chi ha avuto contatti con i contagiati
È fatto obbligo alle Autorità sanitarie territorialmente competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19. Lo stabilisce un’ordinanza del ministro della Salute, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale odierna e immediatamente in vigore per tre mesi a partire da oggi.
È fatto obbligo a tutti gli individui che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente. Acquisita la comunicazione, l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvedera’ all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizione ostative, di misure alternative di efficacia equivalente.
I medici stranieri in Italia chiedono la sospensione di Schengen per due mesi
Sospendere l’accordo di Schengen per due mesi, mettere in quarantena gli arrivati dalla Cina e controllare quanti sono rientrati negli ultimi 14 giorni dai Paesi asiatici interessati. Sono le proposte avanzate dall’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM), Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e Movimento internazionale Uniti per Unire (UXU).
“Seguiamo passo per passo tutta l’evoluzione della situazione dell’epidemia di coronavirus dal primo giorno con i colleghi cinesi e stranieri sia in Cina che in Europa – spiega il fondatore dell’Amsi, Foad Aodi – con grande preoccupazione, come già numerose volte sollevato, per il ritardo e la sottovalutazione iniziale da parte di Cina e Oms. L’Italia sta facendo bene la sua parte ma adesso con la grave perdita dei primi due pazienti italiani e i nuovi contagiati in Italia e in altri Paesi al di fuori della Cina, consigliamo di passare alla seconda fase: sospendere l’accordo di Schengen per due mesi, per cautela, e per verificare tutta la situazione ed il periodo di incubazione, senza allarmismo. Inoltre, mettere in quarantena gli arrivati dalla Cina e controllare quelli che sono stati negli ultimi 14 giorni nei Paesi interessati, senza trascurare il contagio asintomatico“
Fontana: 32 persone contagiate in Lombardia
Sono 32 le persone contagiate dal coronavirus in Lombardia. Lo ha affermato il presidente della Regione, Attilio Fontana, in collegamento con la Protezione civile a Roma.
82enne di Codogno positiva al test, ricoverata a Piacenza
Una donna di 82 anni residente a Codogno è risultata positiva al test sul coronavirus e si trova all’ospedale di Piacenza. Lo comunica in una nota la regione Emilia-Romagna. È risultato invece negativo il test su un paziente ricoverato in Medicina d’urgenza.
“Abbiamo ricoverato ieri la signora lombarda risultata positiva al tampone – ha detto Sergio Venturi, assessore regionale uscente alla Salute dell’Emilia-Romagna – e si stanno praticando tutte le cure del caso. Confermo che al momento non vi sono emiliano-romagnoli colpiti dal virus, e tutto il sistema sanitario regionale e’ attivo per monitorare l’evolversi della situazione, pronto ad intervenire in caso di necessità ulteriori”
Niccolò sta bene, uscirà alla fine della quarantena
“Niccolò sta benissimo e uscirà quando finirà la sua quarantena”. Il giovane studente italiano, preso in carico dallo Spallanzani una settimana fa, negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus, “mantiene uno stato di serenità e di buon umore ed è in contatto costante con la famiglia”.
Buone notizie dallo Spallanzani per i tre ricoverati
Buone notizie arrivano dallo Spallanzani di Roma: sia il ricercatore italiano che l’uomo cinese ricoverati per coronavirus sono ormai negativi al test. L’italiano addirittura sarà dimesso oggi, mentre il cinese è fuori dalla terapia intensiva. Migliora anche la moglie. Scatta il protocollo dei medici di famiglia: in caso di febbre, triage telefonico senza venire in studio per non mettere a rischio gli altri pazienti.
La donna cinese affetta da nuovo Coronavirus e ricoverata allo Spallanzani è “ancora in terapia intensiva ma non necessita più dell’assistenza ventilatoria. Nel giro di qualche giorno contiamo di trasferirla fuori dal reparto di terapia intensiva”. Così i medici dell’ospedale in una conferenza stampa.
Conte: al lavoro senza sosta, un pensiero alle vittime
“Dopo la riunione di ieri sera, in collegamento con i governatori di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia, fra poco sarò nuovamente al Comitato operativo della Protezione civile per un aggiornamento sull’emergenza Coronavirus e per valutare nuove misure straordinarie. Il mio pensiero e il cordoglio di tutto il Governo ora vanno alle due vittime e alle loro famiglie”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in un post su Facebook. “Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza. Seguiranno aggiornamenti al termine della riunione di questa mattina”, ha aggiunto.
Zaia: “Altri sette contagi nel padovano”
Il governatore del Veneto Luca Zaia comunicato che il numero dei positivi a coronavirus in Veneto conta altri sette casi. Tra questi compaiono anche i familiari dei primi due contagiati e altri residenti nel comune di Vo’ Euganeo (Padova). A quanto risulta tra i sette nuovi casi di positività al coronavirus compaiono anche la moglie e la figlia del 77enne Adriano Trevisan, deceduto ieri notte.
Firmata l’ordinanza per l’isolamento di Vo’ Euganeo
Il sindaco di Vo’ Euganeo, comune di residenza dei primi due contagiati da Coronavirus in Veneto, Giuliano Martini ha emesso oggi una ordinanza che conferma il blocco di tutte le attività commerciali, ludiche, religiose per limitare nuovi contagi.
Isolamento già per altri richiesto ieri sera al termine di una riunione di emergenza tenutasi all’Ulss di Padova. Interdette anche le fermate degli autobus così come ogni attività lavorativa (estesa anche a tutti i residenti nel Comune che lavorano al di fuori del territorio). Sospese infine ogni tipo di manifestazione o eventi sportivi.
Morta una donna in Lombardia. Era in attesa del test
Una donna residente in Lombardia, ricoverata con la polmonite, potrebbe essere la seconda vittima italiana del coronavirus. La certezza si avrà quando arriveranno gli esiti del test al quale si era sottoposta nelle scorse ore.
Ministro D’Incà: “Siamo fiduciosi di riuscire a contenere il virus”
“Stiamo facendo tutto il possibile in collaborazione con il ministro Speranza e con la Regione Veneto per gli aspetti precauzionali e per gli interventi da fare compreso anche l’isolamento. Tutte le azioni sono al momento messe in opera e siamo fiduciosi di riuscire a contenere la diffusione anche attraverso uno screening preventivo”. A dirlo è il ministro Federico D’Incà all’ingresso della riunione operativa in corso a Marghera (Venezia) dove assieme al governatore del Veneto Luca Zaia si confronteranno in video conferenza con il ministro della Salute.
Una donna cinese è stata aggredita in centro a Torino
Una donna cinese di 40 anni è stata insultata e poi picchiata in centro a Torino. La vittima, che vive da anni in Italia, ha denunciato l’episodio alla polizia, che indaga sull’accaduto. Il fatto sarebbe avvenuto nei giorni scorsi, di pomeriggio e in pieno centro città.
La 40enne ha detto di essere stata avvicinata da una coppia che prima l’ha insultata con riferimenti al Coronavirus, quindi l’ha colpita con calci e pugni provocandole una distrazione cervicale. Nei giorni scorsi, in periferia a Torino, una giovane coppia cinese era stata aggredita a bottigliate da un gruppo di ragazzi.
Un altro caso di contagio in Veneto, a Dolo
Un nuovo caso di coronavirus, dopo i due riscontrati in Veneto ieri, si è registrato nel veneziano, a Dolo. Il primo test effettuato dal centro di riferimento regionale di Padova ha indicato la positività al virus. Come da prassi il campione è stato inviato allo Spallanzani di Roma per la conferma. È il 21esimo contagio in Italia
Negativi i test su casi sospetti nel Salernitano
Non ha contratto il coronavirus il bimbo di 3 anni che, ieri pomeriggio, è stato trasferito dall’ospedale di Cava de’ Tirreni al Cotugno di Napoli, centro di riferimento regionale per l’emergenza. È negativo infatti il test per il contagio da Covid-19.
Intanto, nella notte appena trascorsa, è ripresa l’attività del pronto soccorso del presidio ospedaliero cavese Santa Maria Incoronata dell’Olmo, sospesa proprio in attesa della diagnosi sul piccolo paziente. Negativi anche i test sui tamponi dei due salernitani che, dopo un periodo trascorso di recente a Lodi, avevano deciso di presentarsi al pronto soccorso per verificare un eventuale contagio e che si sono comunque autoisolati in casa.
L’ultimo contagiato in Lombardia è di di Sesto Cremonese
È residente a Sesto Cremonese il 16esimo lombardo trovato affetto da Coronavirus. L’uomo è ricoverato da 5 giorni nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Cremona. A comunicarlo su Facebook è stato il sindaco del Comune.
In una nota, il primo cittadino ha spiegato di aver ricevuto la notte scorsa “una notizia telefonica dal direttore generale dell’Ats Valpadana di Cremona che è stato rilevato un caso di Coronavirus sul territorio del Comune di Sesto ed Uniti. In attesa di ulteriori provvedimenti che saranno presi da Regione Lombardia – Assessore alla sanità ed in via provvisoria e precauzionale invita la cittadinanza intera a limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico (es. bar, impianti sportivi, luoghi religiosi,…). Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori Non si rechi assolutamente al Pronto Soccorso, ma si rivolga al 112″.
Atterrato a Pratica di Mare l’aereo con parte degli italiani a bordo della Diamond Princess
Atterrato alle 6 e 37 di sabato mattina, all’aeroporto militare di Pratica di Mare, il KC-767A dell’Aeronautica militare che ha riportato a casa parte degli italiani che erano a bordo della “Diamond Princess”, la nave da crociera bloccata in Giappone dall’emergenza coronavirus. Il ministero della Difesa ha spiegato che i 19 nostri connazionali, “dopo aver terminato le visite, saranno trasferiti presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito alla Cecchignola”
I treni non si fermano a Codogno, Maleo e Casalpusterlengo
Dando seguito all’ordinanza della Regione Lombardia che indica la “interdizione dei mezzi pubblici” i treni non effettueranno fermata nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. Lo fa sapere Trenord. In particolare i treni della linea Milano-Piacenza non effettuano fermata a Codogno e Casalpusterlengo mentre i treni della Mantova-Cremona-Milano non fermeranno a Codogno.Il servizio è sospeso totalmente sulle linee Pavia-Codogno e Cremona-Codogno. A seguito dell’ordinanza inoltre sarà sospesa l’attività di biglietteria presso le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo. Il provvedimento sarà in vigore fino a nuova comunicazione da parte dell’autorità.
Individuate a Milano e Piacenza due strutture per ospitare chi è entrato in contatto con i contagiati
Il commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha spiegato che sono già state individuate “due strutture su Milano e Piacenza per 150-180 persone in totale” per l’isolamento delle persone entrate in contatto con chi è stato colpito. “Non abbiamo nessuna difficoltà ad individuare le strutture di cui avessimo bisogno”, ha aggiunto
Nuovo caso a Cremona, sedicesimo in Lombardia
Nuovo caso di coronavirus a Cremona, presso l’ospedale civile. È il 16esimo in Lombardia. A quanto apprende l’AGI da fonti ospedaliere, i vertici del nosocomio hanno tenuto una riunione d’emergenza terminata intorno all’1:30 di notte ma per ora mantengono il massimo riserbo.
Coronavirus, oggi nuova riunione della Protezione Civile con Conte
È prevista per oggi alle ore 12 una nuova riunione nella sede della Protezione Civile alla presenza del premier Giuseppe Conte per affrontare gli ultimi sviluppi sul coronavirus. Uno dei due contagiati in Veneto è morto. Si tratta del primo decesso in Italia dove i casi di contagio sono 19
Conte: costante monitoraggio, assunte misure di massima precauzione
Abbiamo assunto le misure di massima precauzione e livello precauzionale, non è il momento di sollevare perplessità o rimproverarci qualcosa. C’è da mantenere un costante monitoraggio e la disponibilità nel caso a rivedere queste misure per implementare l’efficacia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte uscendo dalla riunione in Protezione Civile sul coronavirus.
È morto uno dei due anziani contagiati in Veneto
È morto uno dei due anziani di Vo’ Euganeo, mai recatisi in Cina, risultati positivi al coronavirus. Il paziente deceduto aveva 78 anni ed era ricoverato all’ospedale di Monselice.
Vertice alla Protezione Civile con Conte, Di Maio, Speranza e Borrelli
È cominciato alla Protezione civile il vertice di Governo sul coronavirus. Presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quello della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Sono in collegamento video anche i governatori della Lombardia Attilio Fontana e del Veneto Luca Zaia.
Salgono a 15 i contagi in Lombardia
Salgono a 15 i casi di contagiati da coronavirus in Lombardia. Proviene dalla stessa zona del Lodigiano degli altri contagiati, si apprende da fonti qualificate.
Negativa la donna ricoverata a Piacenza
È risultata negativa al Coronavirus la paziente ricoverata questa mattina nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza, collega del primo paziente risultato positivo, dipendente dell’Unilever di Lodi. Lo comunica la Regione Emilia Romagna spiegando che “il tampone, analizzato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola di Bologna, ha confermato infatti che la donna non ha contratto il virus”.
È il secondo test negativo dopo quello del dipendente della Mae spa di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano. Nonostante l’esito negativo che attesta l’assenza di infettività, “secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se il paziente può essere risultato infetti nei giorni passati”, precisa la Regione.
Resta intanto in isolamento domiciliare volontario l’infermiere triagista piacentino che ha accolto il primo paziente colpito, al pronto soccorso di Codogno (Lodi): vive solo e, benché asintomatico, gli è stato eseguito il tampone. La sanità pubblica regionale, in via precauzionale, ha già contattato 70 dipendenti della Mae spa per i quali è ritenuta necessaria un’ulteriore verifica perché valutati potenzialmente a rischio.
La raccomandazione è quella, in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori) di non accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso, ma di contattare o il 1550 – il numero nazionale messo a disposizione dal ministero della Sanità – o il proprio medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero 118. L’Asl di Piacenza per informazioni ai cittadini piacentini ha attivato il numero 0523 317979 che si può chiamare dal lunedi’ al venerdi’ dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13.
Isolata Vo’ Euganeo, il comune veneto dei due contagiati
A conclusione della riunione di emergenza dopo i due casi di Coronavirus nel padovano il governatore del Veneto ha parlato di un “cordone sanitario attorno a Vo’ Euganeo”, comune di residenza dei due anziani contagiati”. “In via preventiva si è anche deciso di far fare il tampone a tutti i cittadini di Vo’ Euganeo e a tutti quelli che si presenteranno in tutto il Veneto con sintomi compatibili” ha spiegato. In totale si tratterà di effettuale nelle prossime ore almeno 4200 tamponi a residenti a Vo’ Euganeo e operatori sanitari dell’ospedale di Schiavonia dove inizialmente erano stati ricoverati i due pazienti.
Al termine della riunione d’urgenza organizzata a Padova, si è decisa, attraverso una ordinanza, la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, delle attività commerciali e lavorative, sportive, ludiche e la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a Voì Euganeo. Vietate anche le fermate dei mezzi pubblici e deciso l’avvio dello screening a tutta la popolazione. Per i contatti stretti e per i familiari dei due casi conclamati è avviato un controllo approfondito a malattie infettive con test e esami e in isolamento fiduciario con sorveglianza attiva (contattati due volte al giorno dal personale medico).
Contagiati 28 americani di ritorno dalla Diamond Princess
Sono 28 i cittadini americani, riportati in Usa dopo giorni in quarantena sulla nave da crociera Diamond Princess, risultati contagiati dal nuovo coronavirus della polmonite. Lo hanno reso noto, dopo i test condotti si connazionali, gli esperti americani dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, che hanno detto di attendersi nuovi casi.
I 28 passeggeri della nave, insieme ai tre contagiati ritornati da Wuhan, la città cinese focolaio dell’epidemia, porta il totale del pazienti in Usa a 31 casi. Negli Stati Uniti c’erano già 13 americani che avevano contratto l’infezione viaggiando in Cina o da uno stretto contatto con un componente della famiglia.
Il nuovo aggiornamento sui dati americani fa sì che l’Italia non sia più il Paese occidentale con il maggior numero di contagi.
19 casi, l’Italia ora ha il record di contagi in Europa
Con i due casi confermati in Veneto e i 14 in Lombardia sale a 19 il numero dei contagi da coronavirus in Italia, che, stando ai dati della Johns Hopkins University, diventa la nazione con più casi registrati in d’Europa.
Secondo la mappa dell’ateneo di Baltimora che monitora la diffusione del virus nel mondo, finora in Europa era la Germania ad avere il maggior numero di contagi, con 16 casi confermati, seguita dalla Francia con 12, dalla Gran Bretagna con 9, dalla Spagna con 2 e dal Belgio con 1 caso registrato. Fuori dall’Europa, sono 34 i casi registrati negli Stati Uniti, 9 negli Emirati Arabi e 5 in Iran.
Conte: per ora nessuna sospensione di Schengen
L’Italia per il momento non sospenderà il Trattato di Schengen a seguito dei casi di Coronavirus. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al termine del Consiglio Ue. “Qualsiasi misura che adotteremo sarà nel segno della massima precauzione – ha detto Conte – poi c’è anche un criterio di adeguatezza e proporzionalità: noi, fin dal primo giorno, ci dobbiamo mantenere sempre flessibili per mantenere questa soglia. Man mano che ci sarà una evoluzione di questi casi prenderemo delle misure – ha continuato – ma in questo momento non abbiamo predisposto la sospensione del trattato di Schengen perché non lo riteniamo necessario. Ma se si creano le necessità per mantenere quella soglia siamo disponibili a qualsiasi misura”, ha concluso.
“Eravamo preparati a questa evenienza, avevamo predisposto un piano e lo stiamo attuando, la popolazione non deve essere preoccupata”, ha aggiunto. “Mi auguro assolutamente di no, ma stiamo verificando tutti i casi delle persone che sono entrare in contatto con i contagiati, il numero potrebbe aumentare di qualche ulteriore caso. Non ce lo auguriamo, ma l’importante è circoscrivere e adottare tutte le misure per evitare la diffusione”, ha poi risposto il presidente del Consiglio alla domanda se si aspetta un aumento dei casi di Coronavirus in Italia.
Confermati due casi in Veneto: “Non sono stati in Cina”
“Per noi le analisi sono positive, stiamo aspettando la conferma dallo Spallanzani, ho parlato più volte con Borrelli oggi pomeriggio, sono due cittadini di Vo’ Euganeo, uno del ’42 e uno del ’53, uno in condizioni critiche in terapia intensiva”. Con queste parole il governatore del Veneto Luca Zaia ha confermato la presenza di due casi di Coronavirus in Veneto entrando ad un vertice d’urgenza organizzato a Padova.
“Siamo preoccupati, ho parlato col sindaco di Vo’ Euganeo per adottare tutte le misure: chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali, cercando di ricostruire tutte le attività sociali e i contatti che queste persone hanno avuto per capire qual è il livello di cordone sanitario da mettere in atto. Non bisogna diffondere il panico, ma la prima regola è l’isolamento”, ha aggiunto Zaia.
“Queste due persone hanno avuto dei contatti in loco, non sono andate in Cina, non sono il classico caso sospetto. Venivano dall’ospedale di Schiavonia e sono ricoverati in Azienda ospedaliera a Padova con tutte le procedure previste dalla task force – ha continuato – Stiamo lavorando anche sul fronte dell’eventuale necessità di una struttura dedicata a eventuali contagiati, perché non sappiamo qual è l’entità del contagio. La procedura andrà a pescare tutte le persone che hanno avuto un contatto, i cittadini sono stati curati per normali patologie, sono state applicate tutte le direttive dell’Oms, si tratterà di capire che tipo di contatto hanno avuto”.
Speranza: stop a scuole e imprese nell’area, Italia pronta per l’emergenza
“E’ pronta un’ordinanza che metterà in campo iniziative immediate per circoscrivere l’area dove si è sviluppato questo cluster”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa sui contagi da coronavirus registrati in Lombardia. “Un piano che ha chiaramente delle immediate scelte, che riguardano il territorio che è stato circoscritto, perché l’obiettivo essenziale è quello di circoscrivere quest’area, trattenerlo in una specifica area geografica”, ha aggiunto. L’ordinanza prevede nell’area in questione la sospensione delle attività lavorative delle imprese e delle attività scolastiche.
L’ordinanza, a doppia firma tra il ministro della Salute e del presidente della Regione, “metterà in campo in un’area di dieci Comuni potenzialmente interessati dal contagio l’immediata sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di tutte le attività commerciali e lavorative per le imprese della zona, favorendo modalità come il telelavoro, e la sospensione delle attività ludico-sportive ed educative dell’infanzia”.
“L’Italia è pronta – ha aggiunto il ministro – avevamo preparato un piano, si tratta di attuarlo nel modo piu’ efficace possibile. Il piano ha delle scelte da compiere, scelte forti che riguardano il territorio”.
Speranza: verifiche su due casi sospetti in Veneto
Sui due casi di sospetto contagio da coronavirus in Veneto “le verifiche sono in corso”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Milano.
Nuova revisione del conteggio nello Hubei: 426 casi in più
La provincia cinese dell’Hubei ha nuovamente rivisto (per la terza volta in otto giorni, per la seconda volta in 24 ore) i criteri per conteggiare i casi dell’epidemia da coronavirus.
Inizialmente i casi di contagio venivano conteggiati solo con i test di laboratorio sull’acido nucleico, ma poi si era deciso di affidare maggiore discrezionalità ai medici che potevano inserire tra i conteggiati anche quelli clinicamente diagnosticati. Successivamente le autorità sanitarie hanno deciso di dedurre i casi clinicamente diagnosticati dal totale ma nelle ultime ore hanno dichiarato che è “una pratica sbagliata”.
L’annuncio è stato fatto nella tarda serata ora locale dai media cinesi. Questo ripetuto cambio dei criteri diagnostici ha portato a dati altalenanti a livello provinciale: nei giorni scorsi una drastica diminuzione dei casi, che ora invece sono risaliti con un’aggiunta di 426 casi.
Salgono a 14 i casi in Lombardia
Nel corso dei tamponi svolti sui contatti dei sei contagiati in Lombardia sono state riscontrati altri 8 casi positivi, di cui 5 sono operatori sanitari. Lo ha detto l’assessore Giulio Gallera in conferenza stampa. “Molti test sono negativi, ma purtroppo come ci si poteva aspettare abbiamo trovato anche delle positivita’”, ha spiegato. Il totale dei contagiati in Lombardia sale quindi a 14.
“Tra i tamponi effettuati in giornata abbiamo alcune evidenze negative e abbiamo individuato altre 8 positività di cui 5 operatori sanitari, infermieri e medici dell’ospedale di Codogno, e altri 3 pazienti: si poteva prevedere”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Tre dei contagiati sono pensionati di Castiglione
Quattro dei 6 contagiati da Coronavirus in Lombardia sono di Castiglione d’Adda. A dirlo è lo stesso sindaco del paesino del Lodigiano, Costantino Pesatori, arrivando in Regione Lombardia, prima della conferenza stampa con il ministro Speranza e il capo della protezione civile Borrelli.
Uno è l’amico della copia contagiata, ricoverato al Sacco. Gli altri tre sono clienti di un bar di Castiglione, sono pensionati, e non hanno avuto mai rapporti con il “caso indice”, ovvero il 38enne contagiato, più grave e ancora ricoverato a Codogno.
L’ipotesi della catena del contagio potrebbe partire proprio dall’amico della coppia, figlio del proprietario del bar di Castiglione e compagno di calcetto del 38enne malato. Il primo cittadino del Comune ha descritto come “vuote” le strade del piccolo centro, dominato da un “un clima di preoccupazione”.
L’Oms preoccupata dall’aumento dei casi in Iran
L’aumento dei casi di contagio da coronavirus in Iran, dove sono morte già quattro persone e altre 18 risultano positive, preoccupano l’Organizzazione mondiale della sanità. “Siamo preoccupati per l’aumento dei casi di Covid-19 nella Repubblica islamica dell’Iran, dove ora ci sono 18 casi e quattro morti. L’Oms ha fornito kit per i test e continuerà a fornire ulteriore sostegno”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo briefing quotidiano.
L’Oms esprime inoltre “preoccupazione” per i casi di contagio senza legami certi con la Cina. Ghebreyesus, ha dichiarato che “sebbene il numero totale di casi da Covid-19 al di fuori della Cina rimanga relativamente basso”, l’Oms è “preoccupata per il numero di casi senza un chiaro legame epidemiologico, come i viaggi in Cina o il contatto con un caso confermato”.
Il medico di base del contagiato ha la polmonite
Il medico di base che ha visitato il 38enne contagiato è ricoverato all’ospedale Sacco e avrebbe i sintomi della polmonite. Lo ha affermato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, a Sky Tg24. Il medico “sta facendo i tamponi ma non abbiamo ancora i risultati”
I contagiati da coronavirus trasferiti a Sacco tranne il 38enne grave
È in corso il trasferimento di tre malati dall’ospedale di Codogno (Lodi) al Sacco di Milano: si tratta di tre dei quattro ricoverati nel Lodigiano con contagio accertato di Coronavirus. Il malato più grave, il 38enne in terapia intensiva, resta invece all’ospedale di Codogno, perché non è trasportabile. All’ospedale Sacco di Milano sono già in osservazione la moglie del “caso indice”, ovvero il 38enne del Lodigiano; un amico podista risultato positivo, e il cosiddetto “paziente zero”, l’amico tornato dalla Cina che però è risultato negativo al test.
Sempre all’ospedale Sacco di Milano è ricoverato con una polmonite il medico di base che ha visitato per primo il 38enne più grave; il dottore è stato sottoposto all’esame del Coronavirus e si è ancora in attesa dei risultati.
Oms: la ‘finestra’ per fermare il virus è sempre più piccola
l direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, avverte che la “finestra” per fermare l’epidemia del nuovo coronavirus “si sta restringendo”, mentre i casi fuori dalla Cina continuano ad aumentare. “La nostra finestra di opportunità si sta restringendo ed è per questo che abbiamo invitato la comunità internazionale ad agire rapidamente, anche in termini di finanziamento”, ha dichiarato, sottolineando però che “non è quello che stiamo vedendo”, ovvero che i fondi non arrivano. Per Adhanom Ghebreyesus, tuttavia, è ancora possibile contenere l’epidemia.
Ministero, quarantena a casa per chi rientra dalla Cina
Per tutti quelli che rientrano dalle aree a rischio della Cina negli ultimi 14 giorni “l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente”. Lo precisa il ministero della Salute in merito al’ordinanza di oggi.
Inoltre “vige l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette. Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza”.
Coronavirus: nel Lodigiano si fermano calcio, pallavolo e corse
La sezione lodigiana della Lnd (Lega nazionale dilettanti) ha sospeso d’ufficio tutti i campionati calcistici dalla Seconda Categoria alle giovanili. Stesso provvedimento è stato preso dalla federazione pallavolo e dal Csi che hanno fermato le squadre compresa la serie B maschile del CappuVolley Caseificio Croce. Non solo. Sempre a Lodi si è provveduto ad annullare la campestre Csi di Capralba e la marcia podistica che si sarebbe dovuta tenere domenica a Orio Litta.
L’Istituto superiore di Sanità conferma positività del 38enne a Codogno
E’ stato confermato dall’Istituto Superiore di Sanità il primo caso risultato positivo al coronavirus all’Ospedale di Codogno. Si tratta del 38enne originario di Castiglione d’Adda, in provincia di Lodi. Per la prima volta, sottolinea l’Iss, anche in Italia si sono quindi verificati casi di trasmissione locale di infezione da nuovo coronavirus.
Tra i contagiati in Lombardia non ci sono minori
Non ci sono bambini né ragazzini tra i sei contagiati da coronavirus in Lombardia. “Sono tutti adulti, non ci sono minori” ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana
Partiti dal Giappone 19 italiani della Diamond Princess
E’ decollato da Tokyo l’aereo con i 19 italiani rimasti per giorni bloccati in Giappone sulla nave da crociera Diamond Princess a causa del nuovo coronavirus della polmonite. Il volo, che farà scalo a Berlino per arrivare domani a Roma, riporta 37 persone di varia nazionalità. Gli italiani sono 19.
Ordine di chiusura per bar e ristoranti di Codogno
“A breve verranno chiusi bar e ristoranti e tutti i luoghi di distribuzione di bevande a Codogno”. Lo comunica l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Severino Giovannini.
“Il virus potrebbe essere in tutte le città dell’Iran”
Il coronavirus si è diffuso in diverse città dell’Iran. Lo ha reso noto Minou Mohrez, membro del comitato nazionale per le malattie infettive del ministero della Salute rappresentante del ministero della Salute, a quanto riporta l’agenzia Irna. Le autorità iraniane hanno confermato oggi 13 casi nel Paese, di cui due sono deceduti. “Sulla base delle notizie esistenti, la diffusione del coronavirus è iniziata a Qom e piano piano con i viaggi delle persone adesso ha raggiunto diverse città, tra cui Tehran, Babol, Arak, Isfahan, Rasht e alcune altre città. È possibile che esista in tutte le città dell’Iran. A questo punto è un dovere urgente insegnare a tutta la popolazione come prevenire e controllare questo virus. Darsi la mano e baciarsi ora dobbiamo metterlo completamente da parte”, ha aggiunto.
Primo test positivo su altri 3 casi. In totale sarebbero 6
I tre casi “fortemente sospetti” ricoverati in Lombardia e di cui sono accertati contatti con il 38 enne risultato positivo al coronavirus sono arrivati in ospedale spontaneamente, nella notte, e presentano la polmonite. Il primo test effettuato, ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, risulta positivo e si è in attesa della conferma dell’Iss. Al momento dunque, in una situazione in piena evoluzione, i casi accertati in Lombardia sarebbero sei.
L’uomo all’origine del contagio è risultato negativo al test
Il presunto caso ‘indice’ del focolaio di coronavirus in Lombardia, in isolamento in ospedale, e’ stato sottoposto a un primo test che e’ risultato negativo al contagio. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. Il test di conferma e’ stato comunque inviato all’Istituto Superiore di Sanita’.
Quarantena obbligatoria per chi è stato a contatto con i contagiati in Lombardia
Le persone che sono state a contatto con i tre contagiati da coronavirus in Lombardia sarnano obbligatoriamnete messi in quarantena. È quanto ha stabilito, al termine della riunione del comitato tecnico scientifico che ha approfondito le segnalazioni di nuovi casi di Covid-19, il ministro della Salute, Roberto Speranza. In una nuova ordinanza di prevedono “misure di isolamento obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo”.
Il ministro ha disposto “la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”
La donna contagiata è incinta di 8 mesi
La donna contagiata con il Coronavirus e ricoverata all’ospedale Sacco di Milano, moglie dell’uomo ricoverato in terapia intensiva a Codogno (Lodi) è incinta di otto mesi. È quanto si apprende a Codogno. L’uomo di 30 anni si chiama Mattia (iniziali M.Y.M) ed è in gravi condizioni. Da quanto si apprende, la moglie, insegnante, era in maternità e non andava a scuola da quando aveva scoperto la gravidanza
Conte, in quarantena chi viene da aree a rischio
La quarantena sarà predisposta “per chi è stato nelle aree a rischio, le aree a rischio le definisce con aggiornamento costante l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quindi la quarantena non riguarda tutti quelli che vengono dalla Cina, ma solo chi è stato nelle aree a rischio” ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Conte, evitare allarmismi e panico
“Abbiamo adottato in pieno accordo con il ministro Speranza e gli altri ministri una linea di massima precauzione e prudenza e questo ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale, qualsiasi panico. Bisogna fidarsi di quelle che sono le indicazioni del ministero della Salute” dice il premier Giuseppe Conte
“Gli abitanti di Codogno restino in casa”
La Regione Lombardia invita “tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali”. È quanto si legge in una nota dell’assessore alla Salute Giulio Galliera. “Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attivera’ percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”.
Sono 60 le persone in quarantena obbligatoria
Circa 60 persone che sarebbero entrate in contatto con la persona di 38 anni ricoverata a Codogno, inizieranno la quarantena obbligatoria, Da decidere ancora, apprende AGI, se il periodo di isolamento sarà domiciliare o in una struttura specifica.
L’uomo ricoverato aveva avuto contatti con persone tornate dalla Cina
L’uomo ricoverato avrebbe avuto contatti con persone che da poco avevano viaggiato in Cina
Tutti i dipendenti dell’ospedale Codogno con la mascherina
Tutti i dipendenti dell’ospedale di Codogno indossano la mascherina. “Ci hanno obbligati, ma io non sono preoccupato, altri miei colleghi invece sì”, dice un addetto alle pulizie. Secondo quanto si apprende, l’ospedale sta organizzandosi per spostare almeno una parte di pazienti in altri nosocomi della zona. “Siamo stati dirottati a Lodi, a saperlo non saremmo nemmeno entrati. Dovevamo fare degli esami”, dicono due signori anziani, lasciando la struttura.
Gallera, si cercano le persone che hanno avuto contatti con il 38enne malato
“Stiamo verificando tutti i lavoratori che operano nella stessa azienda di questo paziente, stiamo procedendo ai tamponi. Cerchiamo di individuare tutti i contatti, più o meno stretti, per metterli in isolamento e verificare le loro condizioni di salute”. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ai microfoni di RTL 102.5, commentando il caso del trentottenne italiano contagiato da Coronavirus in provincia di Lodi.
“Chi ha avuto un contatto diretto con il 38enne” ha aggiunto “deve subito chiamare l’ATS per fare il tampone. Solo chi ha avuto un contatto stretto con l’uomo negli ultimi quindici giorni senta l’ospedale di Codogno o di Lodi per gli accertamenti. Chi abita nel territorio di Codogno stia tranquillo: stiamo agendo in maniera capillare e tempestiva. Sono quasi cento le persone che stiamo screenando da ieri sera alle dieci”.
Gallera ha assicurato che “alla famiglia sono già stati eseguiti i tamponi” e che “la cena con un amico che tornava dalla Cina è stata ai primi di febbraio”.
Altri due sospetti contagi in Lombardia
Sono altre due le persone ricoverate per un probabile contagio da Coronavirus in Lombardia: entrambe si trovano all’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per le epidemie. Una di queste è la moglie del 38enne ricoverato in terapia intensiva a Codogno, nel Lodigiano.
L’altro sarebbe un uomo che si è presentato spontaneamente in ospedale con i sintomi di una polmonite: si tratterebbe di un collega che aveva incontrato il primo contagiato nei giorni passati.
450 passeggeri della Diamond Princess hanno lasciato la nave
È iniziato lo sbarco dalla nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena nel porto della città giapponese di Yokohama, di altri 450 passeggeri risultati negativi al test sul coronavirus. Con questo folto gruppo, il governo giapponese metterà fine alla prima fase dei evacuazione dei passeggeri, la cui quarantena di due settimane si è conclusa mercoledì. Tra mercoledì e giovedì sono sbarcati 717 passeggeri, mentre i casi di positività accertati sono 634. Oggi è prevista anche la partenza del volo che riporterà in patria una ventina di italiani.
Altri 889 casi confermati in Cina
Sono stati registrati altri 889 casi di coronavirus in Cina nella giornata di giovedì: un netto balzo rispetto ai 394 confermati il giorno precedente. Lo ha reso noto la commissione sanitaria nazionale, segnalando che il totale dei contagi in Cina ha raggiunto quota 75.465. Il bilancio dei morti nello Stato del Dragone si è aggravato a 2.236, con i 118 decessi di giovedì.
Positivi 2 australiani evacuati dalla Diamond Princess
Due australiani evacuati dalla nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena in Giappone, sono risultati positivi al coronavirus. Lo hanno reso noto le autorità australiane.
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