(Afp)
Televisione
Il vero sconfitto della stagione tv 2018-2019? “Alla fine è proprio il televisore”. Quello, tradizionale, per intenderci. Meglio, il suo emblema. Lo sostiene un articolo de Il Sole 24 Ore del 6 giugno che tratta della irresistibile ascesa delle web tv.
Da un anno all’altro, infatti, la tv tradizionale ha lasciato sul terreno nientemeno che un numero di spettatori “non lontano dal milione”, a tutto vantaggio – sembra – delle piattaforme on demand che stanno aumentando a vista d’occhio, “a dispetto delle frequenti polemiche sul ritardo della banda larga in Italia”.
A guardare i numeri c’è di che rimanere a bocca spalancata: secondo uno studio EY a gennaio gli abbonamenti sarebbero saliti alla bella cifra di 8 milioni, con un incremento pari a 1,23 milioni rispetto al mese di giugno dell’anno precedente. Superando così gli indici di consumo della tv tradizionale, centrata ancora su un modello culturale e spettacolare di tipo tutto analogico.
Il dettaglio, secondo le rilevazioni dello Studio Frasi del Media data analyst Francesco Siliato, fatte per conto del quotidiano di Confindustria, è impressionante. In un anno “sul piccolo schermo sono andati persi 341 mila spettatori ‘nel giorno medio’ e ancor peggio è andata in prima serata: -832.804” si legge nell’articolo. Il risultato complessivo è che “le ammiraglie di Rai e Mediaset hanno risentito di più. Mentre nel disastro complessivo, chi s’è aggiudicato il palmares degli ascolti è Raitre e soprattutto La7, ma anche Rete4 in prime time, “raccogliendo i frutti di un dibattito politico sostenuto negli ultimi mesi”.
Ad ogni modo diminuiscono di un 3% le persone che “seguono la tv da un televisore”, un medium che tuttavia raccoglie ancora un pubblico fatto di 24,6 milioni di teste “per almeno metà della prima serata”. In un quadro in cui Rai e Mediaset “producono il 68% dei pubblici nell’intera giornata e il 69% in prima serata”.
Gli 8 milioni di utenti, secondo lo studio EY, sono ripartiti tra le pincipali piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, TimVision, NowTv (Sky), Infinity 8 (Mediaset), Eurosport Player e Dazn. “Con 6 milioni di sottoscrittori unici e 11 milioni di utenti tra abbonati e familiari”.
Con questi dati non c’è che da riflettere sul futuro prossimo e venturo della televisione, fatta ormai sempre più di ampie contaminazioni fra diversi competitor. E anche non…
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