Se trovo cinque minuti oggi potrei comprare il mio primo abito realizzato da una intelligenza artificiale. Non sono un fanatico di tutto quello che fanno o dicono di poter fare i robot e i software dotati di intelligenza artificiale. Ma curioso sì. E la notizia di questa mattina è curiosa assai. In rete da qualche ora è disponibile una nuova collezione di vestiti, scarpe e accessori, realizzata seguendo le indicazioni di un algoritmo. Una formula matematica che sa o pensa di sapere esattamente cosa vogliamo indossare adesso.
Dietro questa collezione c’è l’unico vero pioniere di successo mondiale del digitale italiano: si chiama Federico Marchetti, nel 2000 ha immaginato di creare una Amazon per la moda e di farla unendo le competenze dei digitale e quelle degli umani: è nata Yoox, che dopo una lunga scalata è diventata YNap, che è il luogo – sul web – dove milioni di persone in tutto il mondo ogni giorno vanno a comprarsi abiti firmati online.
Sono diciotto anni succede. E dopo diciotto anni Marchetti e il suo team hanno accumulato una quantità enorme di dati su cosa ci piace, cosa compriamo subito, cosa non passa di moda. Big data, si chiamano in gergo, dati che solo computer molto potenti possono analizzare per estrarne un qualche senso. A questi dati storici Marchetti ha deciso di aggiungere quelli ottenuti da un software che ogni giorno scandaglia il web e i social, guarda le cose che condividiamo, i trend indicati dai cosiddetti influencers (capisco, il termine è orrendo, ma rende l’idea). E cosa ottiene da questi due flussi di dati? Le indicazioni per una collezione nuova, 8 by Yoox il nome, di grande qualità e bassi prezzi. Ma soprattutto, ispirata, anzi creata da un software che ci analizza in tempo reale e conoscendo i nostri gusti.
Così almeno recita la promessa pubblicitaria. Ma da una occhiata al sito appare proprio così.
Vedremo come andrà l’esperimento di 8 di Yoox ma in ogni caso indica una strada: il digitale, la rete, i social sono strumenti potentissimi; ignorarli o peggio demonizzarli non serve a nulla anzi è controproducente; se invece li conosci, se impari ad usarli, ti si spalanca un mondo di opportunità. La scelta come al solito è fra lamentarsi del futuro al riparo di qualche vecchio muro che primo o poi crollerà, o attrezzarsi per migliorarlo, il futuro.
E giocarsi la partita.
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