“Non sta crescendo la linea di contagi” e “penso stia per iniziare la discesa”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dell’emergenza coronavirus. Il governatore ha ribadito che “bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione”, il che “conferma che quello di ieri è stato determinato da una situazione assolutamente particolare”.
Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato sul suo profilo Twitter di essere positivo al Cofid-19. “Nelle ultime 24 ore, ho sviluppato dei lievi sintomi e sono stato testato positivo al coronavirus”, si legge nel post di Johnson.
Johnson si è “autoisolato”, si legge ancora sul suo profilo Twitter, seguito da 1,8 milioni di persone. Ma, prosegue, “ma continuerò a guidare la risposta del governo via video conferenza per combattere questo virus”.
La settimana scorsa, Downing Street aveva fatto sapere che in caso di contagio di BoJo, a prendere temporaneamente le redini del governo sarebbe stato il ministro degli Esteri, Dominc Raab.
Dopo la frenata di mercoledì, tornano ad aumentare i casi di coronavirus in Italia. Il nuovo bilancio della Protezione Civile parla di 80.539 casi totali, 6.153 in più rispetto alla giornata precedente, che aveva fatto registrare 5.210 nuovi casi. I decessi invece salgono di 662 unità a quota 8.165 (683 in più il giorno precedente).
Le persone attualmente malate sono 62.013 (4.492 in più in 24 ore), i guariti 10.361 (999 in più in 24 ore). I ricoverati in terapia intensiva sono 3.612 in totale, 123 in più. Si conferma preoccupante la situazione in Lombardia, dove si sono registrati quasi 2.500 nuovi casi in un giorno. Il governatore Attilio Fontana si è detto “preoccupato”.
L’Organizzazione mondiale della sanità vede “segnali incoraggianti” in Europa anche se l’impressione è invece che continui inarrestabile la diffusione del coronavirus nel mondo. In tutto i malati si avvicinano al mezzo milione, 6 su dieci in Europa, e i decessi ai 20 mila.
Sommario
In Gran Bretagna è record di decessi in 24 ore: 181
Il Regno Unito ha registrato il maggiore incremento di decessi legati al Covid-19 su base giornaliera: nelle ultime 24 ore, secondo quanto comunicato dal ministero della Salute, sono morte 181 persone risultate positive al nuovo coronavirus; il dato ieri era stato di 115. Il numero totale dei decessi nel Paese sale così a 759, con 14.579 casi confermati. Lo riporta il Guardian.
De Luca: “In Campania il picco del contagio nella prima settimana aprile”
“Dobbiamo prepararci a gestire il picco, che arriverà alla fine della prima settimana di aprile”. E’ la previsione fatta dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, facendo il punto sulla situazione del contagio coronavirus nel territorio via Facebook e attraverso una tv privata campana, Canale 21, assicura che “ce la possiamo fare, purche’ tutti facciano la propria parte”. Questa battaglia, spiega, “non si vincera’ a breve, ma alla fine sarà vinta se faremo i sacrifici che ci vengono richiesti. Per quello che riguarda la Campana garantisco che ce la facciamo, al netto delle forniture che devono arrivare”.
De Luca: “Dobbiamo evitare contagio esploda al Sud”
“Abbiamo alzato i toni quando abbiamo verificato l’emergere di criticita’ pericolose. Chiunque si senta estraneo allo sforzo collettivo di contrastare il coronavirus, non merita di chiamarsi italiano. Abbiamo come prima priorita’ la Lombardia. Ma c’e’ seconda priorita’, evitare che l’epidemia esploda nel Sud, perche’ se esplode qui, non protremo aiutare la Lombardia e sara’ il collasso in Italia”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riferendosi alla lettera dai tni duri inviata due giorni fa al premier Giuseppe Conte per il mancato arrivo di attrrezzature per fronteggiare il Covid-19 in Campania. “Dobbiamo fare in modo che il virus non esploda nel Mezzogiorno – ribadisce – con grande spirito di collaboarzioen ma anche senza imbarazzi perche’ ora abbiamo tempo per corregere cio’ che non va, fra una settimana sara’ troppo tardi”. “Ringrazio Domenico Arcuri perche’ ha fatto una operazione verita’”, conclude, commentando le dichiarazioni del commissario su criticita’ nella distribuzione dei presidi sanitari.
Azzolina: “Certa la proroga della chiusura delle scuole”
“Sicuramente ci sarà una proroga della chiusura delle scuole oltre la data del 3 di aprile”. Lo ha affermato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ospite di ‘La vita in diretta’ su Rai Uno. “Il nostro obiettivo in questo momento è che gli studenti possano tornare a scuola soltanto quando le autorità sanitarie ci garantiranno che è strasicuro. La salute dei nostri studenti – ha detto la ministra – e di tutto il personale scolastico è assolutamente prioritaria”.
Fontana, -7% spostamenti lombardi in una settimana
Dai dati elaborati dalle celle telefoniche “la percentuale di spostamenti si e’ ridotta dell’1% rispetto a ieri e del 7% rispetto alla scorsa settimana” ed è “un aspetto positivo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel quotidiano punto stampa sull’emergenza coronavirus.
Fontana: “Penso stia per iniziare la discesa”
“Non sta crescendo la linea di contagi” e “penso stia per iniziare la discesa”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dell’emergenza coronavirus. Il governatore ha ribadito che “bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione”, il che “conferma che quello di ieri e’ stato determinato da una situazione assolutamente particolare”.
In Lombardia più tamponi e meno contagi. Fontana: “Ci fa piacere”
Anche oggi c’è stata un processamento maggiore di tamponi, ciò nonostante si assiste a una riduzione del numero dei contagi. Ci fa piacere”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel punto stampa sull’emergenza coronavirus.
L’ospedale in Fiera Milano “non subirà alcun tipo si rallentamento circa l’inaugurazione, la previsione che l’inizio della prossima settimana ci sia inaugurazione stessa. La struttura viene data in gestione, accorpata, “al Policlinico di cui diventa una sorta di reparto”.
In Piemonte 24 decessi, 7092 le persone positive
Sono 24 i decessi di persone positive al test del coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi del Piemonte: 6 in provincia di Torino, 2 nell’Alessandrino, 1 nel Cuneese, 1 nel Vco, 3 nell’Astigiano, 1 nel Biellese, 10 nel Novarese. Il totale complessivo e’ ora di 569 deceduti.
Il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti e’ salito, invece, a 35, cosi suddivisi su base provinciale: 16 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.
Per quanto riguarda i contagi, sono 7.092 le persone finora risultate positive in Piemonte: 1.106 in provincia di Alessandria, 303 in provincia di Asti, 367 in provincia di Biella, 518 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.361 in provincia di Torino, 358 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 66 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 431. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 19.705, di cui 12.202 risultati negativi.
.
Iss, la curva epidemica sembra attenuarsi
A partire dal 19-20 marzo il numero di nuovi casi segnalati cala, la curva sembra attenuarsi. “Ma non dobbiamo illuderci – sottolinea il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – che un rallentamento possa indurci a rallentare le misure adottate”. Il picco potrebbe essere raggiunto “a giorni”.
Situazione sempre più critica in Spagna: quasi 5 mila morti
La Spagna si avvicina a quota 5 mila morti per coronavirus: il numero dei decessi è cresciuto di 769 unita’ a 4.858 nelle ultime 24 ore.
Allarme in Francia: gli ospedali di Parigi saturi in 48 ore
In Francia la situazione sanitaria si sta rapidamente deteriorando: gli ospedali dell’Ile de France sono vicini al punto di saturazione e il premier Edouard Philippe annuncia “l’arrivo di un’ondata estremamente alta” di casi di Covid-19. Il primo a lanciare un accorato appello alla solidarietà nazionale è stato Frederic Valletoux, presidente della Federazione ospedaliera di Francia (Fhf).
La capacità di accoglienza degli ospedali dell’hinterland parigino raggiungerà il suo limite “tra 24 e 48 ore” ha dichiarato a Bfmtv. L’alto dirigente ha riferito che in Ile de France si sta verificando la stessa situazione di collasso del Grande Est, l’altro focolaio di Covid-19 gia’ a saturazione.
L’unica soluzione, ha detto Valletoux, “è un’estrema solidarieta’ tra regioni e ospedali: dobbiamo moltiplicare le operazioni di trasferimento dei pazienti, altrimenti sarà una catastrofe”. Toni altrettanto allarmisti dal primo ministro. “Un’ondata estremamente alta dilagherà sulla Francia. La situazione sarà molto difficile nei prossimi giorni” ha detto Philippe al termine di una videoconferenza della Cellula interministeriale di crisi, istituita al ministero dell’Interno.
“Ci inseriamo in una crisi che sta per durare nel tempo e la situazione sanitaria non migliorera’ rapidamente. Dobbiamo resistere” ha sottolineato il capo dell’esecutivo francese. In Ile de France i “numeri sono vertiginosi” ha avvertito l’Agenzia della salute regionale (Ars), con un bilancio di 1.300 pazienti in rianimazione e almeno 241 case di cure per anziani (Ehpad) già colpite dall’epidemia di nuovo coronavirus.
I positivi in Belgio sono 7.284. Il numero dei decessi è 289
Il numero di casi di coronavirus in Belgio è salito a 7.284, dopo che sono stati registrati 1.049 positivi nella giornata di ieri. Lo hanno annunciato i portavoce del ministero della Sanità nella conferenza stampa quotidiana sull’epidemia. Il numero totale di morti sale a 289, dopo il decesso di 69 persone ieri. Aumentano anche il numero di ricoveri.
Ieri 490 persone sono state ammesse negli ospedali per l’infezione Covid-19, mentre 142 pazienti sono stati dimessi. Il totale dei ricoverati in ospedale è salito a 3.042. Nella giornata di ieri il numero di pazienti in terapia intensiva è aumentato di 85 unità, portando il totale a 690. Il governo belga oggi potrebbe rafforzare le misure di confinamento per la popolazione.
Spallanzani: 202 positivi, 25 quelli più seri
“I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 202. Di questi, 25 necessitano di supporto respiratorio”. Cosi’ si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani, bollettino numero 57.
Sono 7497 i contagiati in Veneto, 313 decessi
Sono 7497 i contagiati da coronavirus in Veneto, 295 in più di quelli conteggiati ieri alle 17. Ne da’ notizia il bollettino della Regione Veneto aggiornato alle 8 di oggi. Cresce anche il numero dei decessi, dopo i 5 avvenuti nella notte, arrivati ad un totale di 313 dall’inizio dell’emergenza.
Novara, campane a lutto dopo l’arrivo di 30 feretri da Bergamo
A mezzogiorno di oggi arriveranno a Novara trenta feretri provenienti da Bergamo. Le salme saranno poste in uno spazio appositamente allestito al cimitero cittadino dove saranno cremate.
E a mezzogiorno le campane di tutte le chiese di Novara suoneranno a lutto, “come segno – spiega il vicario generale della Diocesi monsignor Fausto Cossalter – di intensa partecipazione, nel momento in cui i feretri giungeranno nel nostro cimitero”. La decisione conclude monsignor Cossalter, è stata presa “in accordo con il Sindaco”.
In Indonesia usati i droni per sanificare una città
Nella città indonesiana di Yogyakarta, sull’isola di Giava, droni usati nei campi agricoli sono stati riconvertiti per spruzzare liquido disinfettante e sanificare aree pubbliche e residenziali con l’obiettivo di contrastare la diffusione del coronavirus.
Come ha riferito il quotidiano locale Tempo, sono stati messi a disposizione tre droni, ognuno con una capacità di 20 litri di disinfettante. Nel corso del primo tentativo, nei giorni scorsi, ne e’ stato usato solo uno a causa del gran numero di cavi elettrici, ma le autorità hanno assicurato che verranno impiegati altri droni delle misure appropriate.
Israele supera quota 3 mila casi, 10 i morti
Israele ha superato la soglia dei 3 mila casi di coronavirus. Lo ha riferito il ministero della Salute precisando che i contagi sono arrivati a 3.035, di cui 49 sono in gravi condizioni. Dieci le persone che sono morte, due nelle ultime 12 ore, un 93enne e una 76enne.
Per Xi la Cina è stata “trasparente e responsabile”
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha difeso la gestione dell’epidemia di coronavirus da parte della Cina nel colloquio con il presidente Usa, Donald Trump. La Cina, ha detto Xi, ha sempre mantenuto un atteggiamento “trasparente e responsabile” ed è stata “tempestiva” nell’informare l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la comunità internazionale.
La Cina, ha aggiunto, ha sempre condiviso senza riserve la propria esperienza e ha fatto tutto il possibile per fornire assistenza ai Paesi che ne avevano bisogno. “Continueremo a lavorare con la comunita’ internazionale per sconfiggere questa epidemia”.
Altri 55 casi in Cina, 1 locale e 54 importati
Come non avveniva da 3 giorni, la Cina ha accertato un nuovo contagio interno di coronavirus e altri 54 importanti. Ieri erano stati 67 i nuovi casi nel Paese, tutti importati. Secondo quanto reso dalle autorità sanitarie cinese, l’infezione locale è avvenuta nella provincia di Zhejiang. Il totale dei contagi in Cina è salito a 81.340 e quello dei morti a 3.292, cinque in più rispetto al giorno precedente
Trump telefona a Xi: “Lavoriamo insieme, grande rispetto”
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulla crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. Lo conferma l’agenzia Xinhua, quasi contemporaneamente a un messaggio su Twitter del presidente Usa.
“Ho appena terminato una conversazione molto buona con il presidente Xi della Cina”, scrive Trump. Abbiamo “discusso nel dettaglio il coronavirus che sta devastando una grande parte del nostro pianeta. La Cina ne ha passate tante e ha sviluppato una forte comprensione del virus. Stiamo lavorando assieme a stretto contatto. Grande rispetto!”
È record di contagi negli Stati Uniti
Gli Usa dovranno probabilmente restare in ‘shutdown’ fino a fine maggio per evitare una crescita esponenziale dei contagi di coronavirus. Lo ha detto Bill Gates, l’iconico fondatore della Microsoft e filantropo che già nel 2015 aveva avvertito l’umanita’ sui rischi di una pandemia che avrebbe fatto piu’ morti di una guerra.
Negli Usa “non abbiamo raggiunto il picco, forse sara’ toccato a fine aprile ma sarà troppo presto per riaprire”, ha detto Gates sulla Cnn, nel giorno in cui l’America ha superato la Cina e il resto del mondo per numero di contagi. “Per tornare alla vita normale”, ovvero per riaprire il Paese, “ci vorranno circa dieci settimane o poco meno”.
Gli Usa “devono fare quello che è stato fatto in alcune parti della Cina”, ha aggiunto, definendo irrealistica la possibilita’ di far ripartire la nazione ad aprile come ipotizzato dal presidente Donald Trump. “Senza un serio shutdown i casi continuerebbero a crescere del 33% al giorno”, ha osservato, l’isolamento sociale “e’ doloroso”, “i danni economici sono molti ma si possono evitare molti morti”.
Boccia, trasformare il debito di guerra in debito a 30 anni
Di fronte all’emergenza coronavirus anche nel mondo delle imprese è “fondamentale attivare un fondo di garanzia affinché le banche possano dare liquidità alle imprese e per il periodo che servirà che faccia tenere vive le aziende”. Lo ha detto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, in collegamento con Piazzapulita, su La7, parlando di “debito di guerra che si deve trasformare in debito a 30 anni”. Significa che ci sia la disponibilità di fondi rilevanti alle banche, e da queste alle imprese, attraverso garanzie di Stato.
Boccia ha anche detto che le parole di oggi di Mario Draghi esprimono “un altro aspetto che è peggio della recessione: la depressione, che fa diventare strutturale la crisi e questo va evitato in chiave europea oltre che italiana. Servono azioni immediate in questo presente”. Il presidente di Confindustria ha evidenziato inoltre che il governo “deve fare politica di tappe veloci, anche comparate con quello che stanno facendo altri Paesi, attivando un fondo di garanzie che darebbe possibilità di costruire un percorso. Mantenere in vita l’economia del Paese, anche per far assorbire l’occupazione, avremo infatti un ricorso rilevante alla cassa integrazione”.
in Campania si contano 1.454 casi (+145)
Sono 1454 i casi di contagio in Campania. L’Unita’ di Crisi della Regione Campania ha diffuso i dati dei tamponi esaminati dai centri regionali. Al centro di riferimento dell’ospedale Cotugno di Napoli valutati 369 tamponi, di cui 35 risultati positivi; all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, 102 tamponi, di cui 52 risultati positivi; all’ospedale Moscati di Avellino 78 tamponi, di cui 7 risultati positivi; al centro di riferimento dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, 253 tamponi, di cui 25 risultati positivi; al laboratorio della Federico II, 65 tamponi, di cui 13 positivi; al centro di riferimento dell’ospedale Moscati di Aversa 87 tamponi, di cui 1 risultato positivo; al centro di riferimento l’ospedale Sant’Anna di Caserta 65 tamponi, di cui 2 risultati positivi; al centro di riferimento dell’ospedale San Paolo di Napoli 42 tamponi, di cui 10 risultati positivi. Nella giornata di oggi sono stati esaminati 1061 tamponi. I positivi della giornata odierna sono 145.
Zaia: “E’ una guerra. I morti si conteranno alla fine”
“Purtroppo i morti si contano alla fine della guerra, e questa e’ una guerra. Vedremo se la scelta del Veneto e’ stata efficace o meno”. Lo ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto, intervenendo a ‘Dritto e rovescio’ su Rete4, sottolineando che in materia di tamponi ai cittadini per la ricerca del coronavirus “non rispettando le linee guida Oms abbiamo fatto scelta dei tamponi e alla fine sapremo se sara’ stata scelta azzeccata o no. A livello mondiale il Veneto e’ davanti a tutti per numero di tamponi, davanti alla Cina”. Zaia ha anche rilevato lo scandalo per la presenza sul mercato internazionale di gente che specula sulle mascherine, “questa gente deve sparire”. L’approvvigionamento di DPI e’ stata “una delle grandi difficolta’, a livello centrale avevamo chiesto un certo quantitativo e ne e’ arrivato in misura inferiore”.
Fitch conferma il rating Usa a ‘AAA’, outlook stabile
L’agenzia di rating Fitch conferma il rating ‘AAA’ per gli Usa, con outlook stabile, nonostante l’epidemia di coronavirus. Fitch, pur avendo confermato il giudizio, ha stimato una contrazione del Pil Usa del 3% quest’anno.
In Spagna contagiati 700 membri forze dell’ordine
In Spagna 700 agenti delle diverse forze di sicurezza dello Stato sono stati contagiati dal nuovo coronavirus. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno, Fernando Grande Marlaska, che ha precisato che “la prima preoccupazione” e la “priorita’” del ministero sono la sicurezza degli agenti. “Stiamo lavorando incessantemente per fornire ai nostri funzionari tutti gli elementi di sicurezza”, ha assicurato il ministro, che ha sottolineato che e’ in corso di distribuzione un lotto di 115 mila mascherine e che sperano di averne di piu’ “nei prossimi giorni”.
La Sardegna è blindata: dal 15 marzo solo 11 mila arrivi
La Sardegna è blindata. Ormai arrivano o ripartono poche decine di persone al giorno e solo per motivi eccezionali, per via del decreto sulle restrizioni al traffico passeggeri imposte dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli, su richiesta della Regione, e ieri prorogate fino al 3 aprile prossimo
“La stretta sugli spostamenti sta dando risultati”, ha osservato il presidente della Regione, Christian Solinas, fornendo i dati aggiornati su partenze e arrivi. Dal 15 marzo a oggi hanno lasciato l’isola 3.090 persone e sono rientrate 11.156. Oggi si e’ toccato il minimo: 85 partenze e 284 arrivi. Chi e’ sbarcato sull’isola ha dovuto sottoporsi all’isolamento volontario: la quarantena ha riguardato soprattutto persone domiciliate nel Nord-Ovest dell’isola (Sassari) e nella zona di Cagliari. La gran parte sono studenti e lavoratori emigrati costretti poi a rientrare a casa con lo stop delle lezioni o per la perdita del posto di lavoro a causa delle restrizioni per contenere la pandemia. “D’accordo con la Farnesina, stiamo monitorando i rientri e organizzato voli di linee o di Stato per riportare a casa le persone”, ha riferito Solinas. “Oggi ci sono stati disguidi in alcuni scali, dove coloro che dovevano rientrare in Sardegna, pur dotati di regolare autorizzazione, sono stati bloccati da alcune polizie di frontiera che hanno dato un’interpretazione restrittiva del Dpcm” per il contenimento dell’epidemia.
A Bergamo la prima task force di medici volontari
L’aereo con i medici volontari della task force voluta dal governo e’ atterrato questa sera a Orio al Serio. A Bergamo anche il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. I volontari che saranno smistati agli ospedali piu’ in difficolta’ arrivano da Roma, Latina, Bari, Firenze, Cosenza, Potenza, Napoli, Vasto, Messina, Udine, Caserta e Perugia. Nelle prossime ore la delegazioni istituzionale incontrera’ il sindaco Giorgio Gori e il vice presidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala.
La Francia dà l’ok a mascherine scadute da meno di 6 mesi
In Francia il ministero del Lavoro ha autorizzato l’uso di mascherine di tipo Ffp2 scadute “non oltre i sei mesi rispettando le rigide istruzioni per l’uso”. “Il contesto derivante dalla crisi di Covid-19 genera grandi difficolta’ nel reperimento delle Ffp2 per soddisfare sia le esigenze delle strutture sanitarie sia quelle degli altri utenti”, ha spiegato il ministero in una nota. “Per far fronte a questa emergenza”, il ministero autorizza l’uso di mascherine la cui data di scadenza non superi i sei mesi e che devono “imperativamente” rispettare diverse “istruzioni cumulative”. “Devono essere state conservate in condizioni conformi a quelle fornite dal produttore o dal distributore”; “Prima del loro utilizzo, devono essere state sottoposte a quattro prove successive: controllo dell’integrita’ della confezione mediante controllo visivo; controllo dell’aspetto (colore originale) della mascherina; controllo della solidita’ delle fasce elastiche e della mascherina; eseguire un test di adattamento della mascherina sul viso”.
Il virus non si arresta in Piemonte. Sgomento di Cirio
“Questa e’ un’altra giornata in cui sentiamo il bisogno di stringerci agli affetti di tutte le persone che questo nemico invisibile ci sta portando via”. Cosi’ il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi dopo l’ennesima giornata in cui il Piemonte fa registrare un numero consistente di vittime, 62, risultate positive al Covid-19. Tra le vittime anche Giulio Titta “un uomo che ha dedicato la sua vita alla scienza e alla nostra comunità – ha detto Cirio – non solo nei tanti anni come medico di famiglia ma anche con la passione per la ricerca e il lungo impegno nella Federazione dei medici di medicina generale, e Luigi Ciriotti, anche lui medico in pensione, indimenticabile sindaco di Santo Stefano Belbo. Il nostro pensiero – conclude il presidente della Regione – va alle loro famiglie e a quelle di tutti gli operatori sanitari che combattono da settimane in prima linea questa battaglia. Donne e uomini verso i quali il nostro grazie non sarà mai abbastanza”.
365 vittime in 24 ore in Francia
Nelle ultime 24 ore in Francia 365 persone sono morte con il nuovo coronavirus mentre altre 3.922 sono state contagiate. Il totale è di 1.696 morti, di cui una 16enne nell’Ile-de-France, di 29.155 casi, di questi 3.375 ricoverati in terapia intensiva. È l’ultimo bilancio fornito dal direttore generale del ministero della Salute, Jérome Salomon.
Più di 100 morti in un giorno in Gran Bretagna
La Gran Bretagna ha registrato per la prima volta più di 100 morti per coronavirus in un giorno: nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 115. Il totale dei morti è a 578. I casi di contagio confermati sono invece 11.658 con un aumento di oltre 2 mila nelle ultime 24 ore.
Superati i 500 mila contagi nel mondo
Nel mondo oltre 500 mila persone sono state contagiate dal Covid-19. In tre mesi la pandemia del nuovo coronavirus non ha risparmiato nessun continente e ha travolto buona parte dei Paesi. Secondo i dati raccolti dalla John Hopkins University sono oltre 510 mila i casi con 22.993 decessi.
In Emilia Romagna si consolida il trend positivo
“E’ un trend positivo rispetto a tutte le giornate precedenti, questo ci fan ben sperare”. Lo ha affermato Sergio Venturi, commissario per l’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, a commento dei dati odierni sui contagiati in regione. “Sappiamo bene che siamo in un’area molto aleatoria, abbiamo bisogno di consolidare i dati”, ha aggiunto, sottolineando come si inizino ad avere “indicatori significativamente migliori rispetto agli ultimi giorni”. Sulle 71 guarigioni certificate, Venturi si e’ detto convinto che “sono meno di quelle che sappiamo esserci”, questo perche’ ci sono “ritardi nell’esecuzione del secondo tampone di controllo che, se negativo, certifica la guarigione”. I pazienti ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali emiliano-romagnoli sono 7 in piu’ di ieri. “Tutti i trasporti in ambulanza eseguiti per coronavirus – ha rimarcato Venturi – sono in calo. Reggio Emilia e Piacenza si stanno attestando su valori uguali, Parma e’ piu’ in alto ma in calo. Questo indicatore ci dice l’andamento della malattia in tempo reale, non di diversi giorni fa”, ha spiegato. “Ferrara e’ sotto controllo, a Bologna e Modena si registrano ogni tanto dei picchi” e parlando poi della Romagna, il commissario ha elogiato i cittadini riminesi: “i loro sforzi stanno dando risultati prima del previsto, mentre stabile e’ lo scenario a Forli’-Cesena e Ravenna sebbene con un aumento di contagi sopra la media regionale”. Resta il tema delle case protette: “Sono focolai che quando partono vanno spesso a toccare molti anziani”, ha raccontato Venturi. “In questi luoghi – ha aggiunto – abbiamo bisogno di mantenere alta la disponibilita’ di dispositivi di protezione per tutti gli operatori sanitari”
Il G20 inietterà 5.000 miliardi di dollari nell’economia mondiale
Il G20 inietterà 5.000 miliardi dollari nell’economia mondiale per superare l’impatto “sociale ed economico” del coronavirus: lo si legge nella nota diffusa al termine del vertice.
Superati i mille morti in provincia di Brescia
Nelle ultime 24 ore a Brescia sono stati superati i mille morti per coronavirus dall’inizio dell’emergenza. Sul territorio dell’Ats di Brescia i morti sono 999 a cui vanno sommati i 41 decessi della Vallecamonica, che fa riferimento all’ Ats della montagna. Brescia ha raggiunto 166 morti e 1072 positivi, lo segue Orzinuovi con 167 contagiati e 37 decessi.
Guerra (Oms): assistiamo a rallentamento della curva
“È importante non abbassare la guardia, stiamo assistendo a un rallentamento della curva, molto probabilmente nei prossimi giorni vedremo un calo sostenuto della casistica, spero soprattutto della mortalità, che segue di qualche giorno i casi diagnosticati”. Lo ha detto il vicedirettore vicario Oms Ranieri Guerra al punto stampa in Protezione Civile.
Gallera: contagi e decessi in aumento in Lombardia
I casi di persone positive al coronavirus sono arrivate in Lombardia a 34.889, +2.443 su ieri. I decessi sono cresciuti in un giorno di 387 unità, arrivando a 4.861. Lo ha reso noto l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera.