AGI – Alle 20 – le 21 in Italia – Papa Francesco arriva alla Veglia con i giovani, alla vigilia della messa conclusiva della Giornata mondiale della Gioventù. E la “sua gioventù” lo accoglie come una rockstar. Il parco Tejo sulla riva destra del fiume Tago vicino alla foce del fiume Trancao, è esso stesso un fiume. Un fiume di ragazzi (le autorità parlano di un milione e mezzo di persone), un arcobaleno di magliette e cappellini, di bandiere sventolanti da tutto il mondo. Sono li’ dal primo pomeriggio. Ballano, cantano, e sembra l’anteprima di un concerto.
Sullo sfondo, l’imponente Ponte Vasco de Gama, che si staglia sull’estuario del “Mare di Paglia”. “Are you ready?”, “credete che la pace sia possibile attraverso la fraternita’?”, urlano dal palco poco prima i ragazzi che si alternano e i loro coetanei rispondono in coro “I believe!”. Francesco arriva ed è la superstar. Con loro ancora una volta preferisce parlare a braccio, lasciando i testi preparati.
Ai giovani Francesco ha parlato della “gioia missionaria” esortandoli a essere “radici di gioia”, “missionari di allegria”. La gioia, ha sottolineato, “che non si trova in una biblioteca chiusa ma nel dialogo con l’altro”. E poi ha invitato i ragazzi ad aiutare il prossimo a “rialzarsi”. “Questo e’ il cammino: la costanza di aiutare” e nella vita “bisogna allenarsi per il cammino”.
Non so se vi piace il calcio, a me piace. Dietro il gol c’è molto allenamento (Papa Francesco)
“Cosiì vi lascio con questo pensiero: camminare, sollevarsi, avere una meta e allenarsi a camminare ogni giorno”. È la quinta volta che parla a braccio in questa 37esima Gmg. Una scelta non nuova quando ad ascoltarlo sono i giovani ma inusuale per quanto riguarda le liturgie.
“Il Papa mi ha confermato che nel suo lungo momento di silenzio ha pregato con dolore per la pace davanti alla Madonna. Sono parole sue”, riferisce il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni chiarendo perché stamani, nel Santuario di Fatima, alla presenza di malati, disabili e detenuti, Francesco abbia lasciato i testi del discorso e della preghiera, preferendo raccogliersi in silenzio nella Cappella delle Apparizioni.
Dopo la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria la Russia e l’Ucraina, nel marzo 2022 in San Pietro, in molti aspettavano una supplica del Pontefice per la fine del conflitto, come era stato anticipato nei giorni prima la partenza, presentando la tappa aggiuntiva a Fatima. Di pace però il Papa parla attraverso un tweet, diffuso dopo l’evento.
“Ti consacriamo la Chiesa e il mondo, specialmente i Paesi in guerra. Ottienici la pace“, è la sua implorazione. Bruni smentisce anche le voci di un possibile problema alla vista. Per quattro volte a Lisbona il Pontefice, dopo aver cominciato a leggere il suo discorso, ha messo da parte i fogli pronunciando solo frasi a braccio. Lo stesso Francesco, durante l’incontro con le associazioni caritative, aveva ammesso di avere un problema di illuminazione e che non voleva “sforzare gli occhi”.
“Non è un problema di vista ma una scelta di Pastore di fronte al popolo che ha di fronte”, precisa Bruni. Il Papa ha problemi di memoria? “Non è un tema”. È stanco? “Come voi. Come la vostra fatica per un viaggio intenso”, la replica.
La stanchezza c’è, come è normale che ci sia a 86 anni, ma Papa Francesco, sempre sorridente, allo stesso tempo sembra rinvigorito dalla forza dei “suoi ragazzi”. “Ritornerò ringiovanito”, aveva detto sul volo di andata. E sarà proprio cosi’.
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