
Il capo degli ultras del Verona Calcio, Luca Castellini, non è più gradito dalla società che ne ha disposto la “sospensione di gradimento” fino al 30 giugno 2030. Lo comunica l’Hellas Verona, che gli contesta la violazione del codice comportamentale per “considerazioni ed espressioni gravemente contrarie a quelle che contraddistinguono i principi etici ed i valori del nostro Club”.
La misura interdittiva comporta la facoltà della società sportiva di non vendere o sospendere l’efficacia del biglietto d’accesso e, quindi, di impedire l’accesso allo stadio a chi viola il codice comportamentale che, tra gli altri, sanziona i “comportamenti discriminatori su base razziale, territoriale, etnica e religiosa verso la tifoseria della squadra avversaria, le Istituzioni, la Società organizzatrice, il personale di servizio e la società civile”.
“Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano”, aveva dichiarato ieri Luca Castellini, dopo i ‘buu’ e dei cori razzisti indirizzati domenica al calciatore durante il match Verona-Brescia. “Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c… il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto lì”.
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