“Basta con la città ferita ogni anno”. È il grido di dolore che ha pronunciato in conferenza stampa il patriarca di Venezia Sua Eminenza Francesco Moraglia a proposito dell’eccezionale ondata di acqua alta che ha colpito il capoluogo veneto. “Il primo pensiero va a chi ha perso la vita, solo un anno fa abbiamo vissuto una situazione analoga ed era chiaro che si sarebbe potuta ripetere” “Venezia – aggiunge – è una città unica e l’intervento di soccorso richiede tempi, risorse e procedure che nessuna altra città conosce”.
“Vorrei che si vedessero le immagini di piazza San Marco intorno alle 22.30-23 di ieri. Io non ho mai assistito ad una cosa del genere: ho visto piazza San Marco molte volte colma, ma ieri c’erano delle onde che sembrava di essere in riva al mare”, ha detto ancora Moraglia, “Venezia non è solo una città bella, è una città unica e deve passare questo messaggio: un intervento di soccorso a Venezia richiede tempi, risorse, procedure che le altre città non conoscono quindi abbiamo a che fare con una città bella, magnifica, fragile che deve essere capita”.
Ricordando che la Caritas Diocesana ha messo a disposizione posti letto per chi ne avesse bisogno, Moraglia ha auspicato che “questa sia l’occasione, perché assieme e in modo condiviso si ripensi la città”. “Si tratta di difficoltà su cui ci incontriamo e scontriamo ormai da anni”, ha continuato il Patriarca, “un sistema di difesa che non entra mai in atto, il passaggio delle grandi navi e altro. Forse si toccano tanti interessi e forse questo può dispiacere a qualcuno, e mi spiace di non essere simpatico nel dirlo, ma lo dico da veneziano e persona che ama questa città”.
Danni strutturali alla Basilica di San Marco
“La Basilica di San Marco sta soffrendo di danni strutturali perché l’acqua che la invade è salata e quindi provoca danni irreparabili soprattutto quando si asciuga nella parte bassa dei mosaici e pavimenti”, ha spiegato Moraglia, “è la sede della chiesa veneziana, un monumento mondiale quindi bisogna veramente intervenire, noi possiamo fare la manutenzione ordinaria ma non possiamo fare quella straordinaria e strutturale. Su questo auspico quindi ci sia l’attenzione del governo, dei ministri. Siamo molto contenti quando vediamo ministri che inaugurano mostre o la Biennale ma Venezia è tante cose”.
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