Sono decine le minacce che, negli ultimi giorni, sta ricevendo il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana relative alla gestione dell’emergenza sanitaria dettata dal coronavirus.
Per il murales apparso in città, in via Crescenzago, con la scritta ‘Fontana assassino’ firmata dai Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo) il pm Alberto Nobili, che coordina il pool antiterrorismo, indaga per minacce aggravate e diffamazione.
La parola ‘assassino’ non è proprio una minaccia, ma viene ritenuto che la scritta a caratteri cubitali e il suo contenuto abbiano una portata intimidatoria. A quanto apprende l’AGI, Fontana, tramite il suo legale Jacopo Pensa, sta raccogliendo tutti gli ‘avvertimenti’ ricevuti soprattutto da singoli sui social, con nomi veri o fasulli, poi valuterà il da farsi.
Con ogni probabilità il dossier della difesa confluirà nel fascicolo già avviato in Procura. In caso di allarmi di particolare entità, il pm potrebbe anche avvertire la Prefettura per un’eventuale scorta che, al momento, il Presidente non avrebbe intenzione di chiedere.
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