Cronaca

Il coronavirus può quindi essere diffuso dal semplice respiro?

Secondo un gruppo prestigioso di esperti, incaricato di una relazione sul Covid-19 per la Casa Bianca, la trasmissione del virus è possibile non solo attraverso starnuti o tosse ma anche solo parlando o, forse, persino respirando. Questo apre nuove scenario anche per l’utilizzo delle mascherine. E l’ex direttore dell’Oms, David Heymann, ha confermato alla Bbc che è in un corso una valutazione sulle direttive per le mascherine.

“Mentre l’attuale ricerca specifica sul coronavirus è limitata, i risultati degli studi disponibili sono coerenti con la trasmissione aerea del virus dalla respirazione normale”, si legge nella relazione scritta da Harvey Fineberg, presidente di un comitato composto con la National Academy of Sciences ed ex preside della Harvard School of Public Health, e indirizzata al comitato della Casa Bianca. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, il virus si diffonde da persona a persona quando le persone si trovano a meno di due metri l’una dall’altra “attraverso goccioline respiratorie prodotte quando una persona contagiata tossisce o starnutisce”.

È vero – ha confermato Fineberg – la ricerca dimostra che anche le gocce aerosolizzate prodotte parlando o forse anche solo respirando possono diffondere il virus. La sua lettera alla Casa Bianca spiega che una ricerca in un ospedale in Cina mostra che il virus può essere sospeso nell’aria quando i medici e gli infermieri rimuovono gli equipaggiamenti protettivi, o quando i pavimenti vengono puliti o quando il personale si sposta.

Una ricerca dell’Università del Nebraska mostra che materiale genetico proveniente dal virus è stato trovato nelle stanze dei pazienti a più di un metro di distanza da loro, si legge ancora nella lettera. Fineberg ha affermato che è possibile che goccioline di coronavirus in aria possono restare sospese e potenzialmente contagiare altri che arrivano in un secondo momento. L’osservazione rimette in discussione anche l’uso delle mascherine, fino a qualche giorno fa per l’Oms le raccomandava solo ai malati e a chi si prende cura di loro. 

Fineberg ha invece affermato che la indosserà quando si recherà al supermercato. “Non indosserò una mascherina chirurgica, perché i medici ne hanno bisogno”, ha dichiarato Fineberg. “Ma ho una bella bandana in stile occidentale che potrei indossare. Ho delle opzioni piuttosto carine”, ha spiegato elencato tra le ipotesi una specie di passamontagna per coprire naso e bocca.

Anthony Fauci, super consulente della Casa Bianca sul coronavirus, ha dichiarato che è in corso di approfondita valutazione l’idea di raccomandare un ampio uso di mascherine negli Stati Uniti per prevenire la diffusione del Covid-19. Un gruppo di consulenti dell’Oms valuterà la distanza a cui si può propagare il virus e di conseguenza la necessità o meno di usare le mascherine.

Il presidente del gruppo, David Heymann, ex direttore dell’Oms, ha dichiarato alla Bbc News che la nuova ricerca potrebbe portare a un cambiamento nei consigli sulle mascherine. “L’Oms sta riaprendo la discussione esaminando le nuove prove per vedere se ci debba essere un cambiamento nel modo in cui consigliare le mascherine”.

Nei giorni scorsi, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva riconosciuto la presenza di “un dibattito sull’uso della mascherine”, confermando tuttavia che l’Oms “le raccomanda per le persone malate e per chi si prende cura di loro”.

“In queste circostanze, le mascherine sono efficaci solo se combinate con altre misure protettive. L’Oms continua a raccogliere tutte le prove disponibili e continua a valutare l’uso potenziale delle mascherine in modo più ampio per controllare la trasmissione di Covid-19 a livello di comunità”, ha spiegato. “Stiamo continuando a studiare le prove sull’uso delle mascherine. La priorità dell’Oms è che gli operatori sanitari in prima linea siano in grado di accedere a dispositivi di protezione individuale essenziali, tra cui mascherine e respiratori medici”, ha aggiunto.

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