Cresce il consumo di cocaina e crack in Italia. È quanto emerge dal Rapporto europeo 2019 dell’Emcdda, l’agenzia europea che si occupa di droghe, presentato oggi a Bruxelles.
Secondo il Rapporto, “dal 2014 il numero di nuovi utenti presi in carico da servizi di trattamento per problemi legati alla cocaina, sebbene ancora relativamente basso, è cresciuto di oltre il 35% ed è aumentato in circa due terzi dei Paesi: un aumento del numero di consumatori di cocaina crack entrati in trattamento dal 2014 è stato segnalato in Belgio, Irlanda, Francia, Italia, Portogallo e nel Regno Unito, il Paese europeo in cui l’uso di questa sostanza è più diffuso”.
Il Rapporto aggiunge che “tra gli intervistati che hanno segnalato l’uso di cocaina, la percentuale che ne fa uso frequentemente (più di 50 giorni nell’ultimo anno) va da zero in Repubblica Ceca a oltre il 10% in Belgio, Cipro, Francia, Italia e Lussemburgo”.
Nel 2017, utilizzando i dati relativi al trattamento e alla giustizia penale, “l’Italia ha stimato che lo 0,69 % della popolazione adulta potrebbe essere classificato tra gli utilizzatori di cocaina ad alto rischio. Quasi i tre quarti (73%) di tutte le richieste di trattamento specialistico per dipendenza da cocaina in Europa sono riconducibili a Spagna, Italia e Regno Unito”.
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