Cronaca

Il cadavere mutilato ritrovato in Francia è di un italiano 

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Immagine di repertorio

È di un italiano, nato a Napoli nel 1975 e scomparso lo scorso 9 luglio, il cadavere smembrato trovato domenica scorsa da un cacciatore nell’Isere, dipartimento francese della regione del Alvernia-Rodano-Alpi. Il cadavere era avvolto in un telo di cellophane, lasciato in un’area boschiva di Charette, a 30 km circa da Bourgoin-Jallieu. L’autopsia ha permesso di rilevare “lesioni craniche”, causate da un “oggetto contundente”, ha spiegato il procuratore di Grenoble, Eric Vaillant, aggiungendo che verranno effettuate “ulteriori analisi per scoprire di piu’ sulle circostanze e le cause della morte”. La pista investigativa privilegiata, afferma il quotidiano Dauphine Libère, è quella che conduce alla camorra.  

Sempre secondo il quotidiano francese l’uomo sarebbe Vittorio Barruffo, 44 anni. Il sito ne riporta una foto, in cui indossa un ciondolo poi ritrovato in un sacchetto di plastica accanto al corpo. Alla sua identificazione si è giunti attraverso l’esame del dna. L’uomo era scomparso da Montalieu-Vercieu. 

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