AGI – L’improvvisa comparsa dei processi alle streghe nella prima Europa moderna potrebbe essere stata alimentata da una delle pietre miliari intellettuali più significative dell’umanità: l’invenzione della stampa nel 1450. Lo rivela un recente studio del Santa Fe Institute, pubblicato su Theory and Society. I risultati dimostrano che la stampa di manuali sulla caccia alle streghe, in particolare del Malleus maleficarum nel 1487, ha avuto un ruolo cruciale nella diffusione della persecuzione in Europa.
Lo studio evidenzia anche come i processi in una città abbiano influenzato le altre. Questa influenza sociale, l’osservazione di ciò che facevano i vicini, ha giocato un ruolo chiave nel decidere se una città avrebbe adottato i processi alle streghe. “Le città non prendevano queste decisioni in modo isolato”, ha detto Kerice Doten-Snitker, borsista per la complessità presso il Santa Fe Institute e autrice principale dello studio. “Osservavano ciò che facevano i loro vicini e imparavano da quegli esempi”, ha continuato Doten-Snitker.
“La combinazione di nuove idee provenienti dai libri e l’influenza dei processi vicini hanno creato le condizioni perfette per la diffusione di queste persecuzioni”, ha osservato Doten-Snitker. La caccia alle streghe in Europa centrale prese il via alla fine del quindicesimo secolo e duro’ per quasi 300 anni, portando al perseguimento di circa 90.000 persone e a quasi 45.000 esecuzioni. La credenza nelle streghe e nella stregoneria era presente nella cultura europea da secoli, ma il livello di persecuzione sistematica e diffusa che si verifico’ in questo periodo non aveva precedenti.
Secondo Doten-Snitker, l’avvento della stampa permise la rapida diffusione di idee sulla stregoneria che in precedenza erano rimaste confinate a piccoli circoli intellettuali, come gli studiosi di religione e gli inquisitori locali. La più famosa di queste pubblicazioni, il Malleus maleficarum, era una guida teorica e pratica per identificare, interrogare e perseguire le streghe. Doten-Snitker spiega che, una volta entrati in circolazione, questi manuali fornivano un quadro di riferimento per la gestione dei sospetti di stregoneria nelle comunità locali.
Per il loro studio, Doten-Snitker e colleghi si sono basati su ricerche precedenti guardando al di là di ampi fattori economici e ambientali e concentrandosi su come le nuove idee sulla stregoneria si diffondessero attraverso le reti sociali e commerciali, influenzando i comportamenti in modo lento ma potente. Gli scienziati hanno analizzato i dati relativi alla tempistica dei processi alle streghe e alla pubblicazione dei manuali di caccia alle streghe in 553 città dell’Europa centrale tra il 1400 e il 1679, quando si verificò una notevole riduzione sia della frequenza che dell’intensità delle persecuzioni. I risultati suggeriscono che la pubblicazione di ogni nuova edizione del Malleus maleficarum fu seguita da un aumento dei processi alle streghe.
Tuttavia, non era solo la vicinanza a una tipografia a determinare se una città avrebbe condotto processi; l’influenza delle città vicine giocava un ruolo altrettanto importante. Quando una città adottava le pratiche descritte nel Malleus maleficarum, le città vicine spesso ne seguivano l’esempio, imparando dalle rispettive azioni. Questo processo, che Doten-Snitker e i suoi coautori definiscono diffusione ideativa, spesso richiedeva molti anni, poiché le persone nelle città avevano bisogno di tempo per assimilare le nuove idee sulla stregoneria e trasformarle in comportamenti. Tuttavia, una volta presa piede, ha creato un lento ma potente effetto a catena che si è propagato in tutto il continente. Sebbene la ricerca si concentri sui processi storici alle streghe, Doten-Snitker vede chiari paralleli moderni su come avvengono i cambiamenti sociali su larga scala.
“Il processo di adozione dei processi alle streghe non è dissimile da come i governi moderni adottano oggi nuove politiche”, ha affermato Doten-Snitker. “Spesso inizia con un cambiamento di idee, che viene rafforzato attraverso le reti sociali e con il tempo, queste idee si radicano e cambiano il comportamento di intere società”, ha concluso Doten-Snitker.
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