“Complessivamente il numero di persone infettate nel nostro territorio è di 39”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa. La zona dove “si sono verificate le altre infezioni sono tutte riferibili all’origine del territorio in cui si è verificata la prima infezione”, ovvero nel Lodigiano, ha aggiunto Fontana, specificando che, nel corso del videocollegamento con il governo “abbiamo concordato una serie di proposte trasferite al governo che ora si è ritirato ed entro poche ore dovrebbe comunicarci le sue intenzioni”.
L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha confermato poi che la donna di 77 anni morta a Codogno in casa propria è risultata positiva al test sul coronavirus ed è quindi la prima vittima in Lombardia dell’infezione. “Aveva una serie di patologie – ha detto – post mortem è stato fatto un tampone ed è risultata positiva. Non possiamo dire se è morta a causa del coronavirus e il nesso di casualità”. L’anziana è la madre di un amico del 38enne di Codogno, ora al San Matteo di Pavia, che sarebbe il primo caso del coronavirus in Lombardia. Stando a fonti vicine alla famiglia, la donna sarebbe morta di infarto, forse collegato a una debilitazione dovuta al virus.
“Abbiamo la conferma che l’area del Basso Lodigiano è oggi un centro di un focolaio, possiamo dirlo in maniera certa”, ha detto ancora Gallera, secondo il quale il focolaio si configura in quanto “tutte situazioni di positività hanno avuto contatti con il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, dove il primo paziente, il 38enne ricoverato per primo, si è recato per la prima volta il 18 febbraio”.
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