Avvenire
Un fermo immagine del video delle torture nei lager libici mostrato al Papa
Nello Scavo, giornalista di ‘Avvenire’ e’ da oggi sotto tutela della Polizia. Secondo quanto apprende l’AGI, il cronista questa mattina ha ricevuto dalla Polizia di Stato di Como comunicazione del provvedimento di tutela.
Nei giorni scorsi era stato il viceministro dell’Interno, Vito Crimi, a commentare che “le minacce, neanche tanto velate, di Bija sia contro Nancy Porsia che contro Nello Scavo per l’inchiesta che sta conducendo per ‘Avvenire’ sono intollerabili. Invece di rispondere nel merito accusa il governo Italiano di affermare il falso e oltremodo attacca chi cerca di fare luce sulla sua visita in Italia anche se indicato come trafficante di esseri umani”.
Scavo, sulle pagine del quotidiano della Cei diretto da Marco Tarquinio, ha condotto un’inchiesta che ha svelato la presenza di Abd al-Rahman al-Milad, meglio conosciuto come Bija, un trafficante di essere umani all’incontro di Mineo nel 2007 tra le autorità italiane e le autorità libiche per arrivare ad un accordo e bloccare così le partenze di profughi da quel Paese verso il nostro.
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it
Post simili:
- Cosa prevede il Memorandum Italia-Libia sui migranti e cosa si vorrebbe modificare
- L’Egitto non ha permesso a due transessuali italiane di andare a Sharm
- Tre persone sono state arrestate a Messina per le torture sui migranti prigionieri in Libia
- Migranti: l’Ue corregge il Viminale, “I porti libici non sono sicuri”
- I due fermati per l’omicidio di Desirée portati in questura