I Carabinieri in aiuto degli studenti. Succede a Sondrio, dove molti dei ragazzi costretti a casa dall’emergenza coronavirus hanno lasciato in classe libri, zaini, quaderni con gli appunti delle lezioni, attrezzature per il disegno e strumenti musicali. Investiti del problema, i militari si sono messi d’accordo con i dirigenti scolastici e stanno facendo il giro dei vari plessi scolastici a prelevare il materiale che viene poi distribuito “porta a porta”.
Da Vergato, sull’Appenino bolognese, un’altra storia di solidarietà con l’Arma protagonista: una ragazzina – usando lo smartphone della mamma ormai privo di credito – ha telefonato al 112 in lacrime: “Ho fame, mio padre non lavora più, il frigorifero è vuoto”. Un rapido controllo ha consentito di verificare che era tutto vero: padre, madre e due figli, di origine straniera, si trovano in gravissima difficoltà. Ed hanno accettato con grande riconoscenza la piccola scorta di generi alimentari (latte, pasta, uova, farina, carne, biscotti, frutta, verdura) consegnatagli a domicilio.
A Forlì regalo davvero dolce quello fatto dalla storica pasticceria Flamigni di Forlì a tutti gli operatori sanitari locali impegnati nella lotta al Coronavirus: 800 colombe pasquali appena sfornate. “Un dono graditissimo”, ha ammesso la direttrice sanitaria del presidio ospedaliero.
Nel Riminese un brasiliano di 32 anni è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: in auto con la madre sulla strada tra Cattolica e Misano Adriatico non si è fermato all’alt dei carabinieri ed ha aggredito i carabinieri che poco dopo lo hanno bloccato. “Sono positivo al virus”, gridava.
A Roma un 33 enne intercettato a San Basilio per un controllo si è fatto consegnare il modulo dell’autodichiarazione e ha messo candidamente per iscritto di aver lasciato la sua casa di Viterbo per andarsi a procurare dell’hashish. Salato il conto da pagare: una sanzione amministrativa di 800 euro, importo maggiorato perché recidivo.
Decisamente più pericolosa la sortita di una infermiera di un ospedale di Cassino: positiva al Covid 19 è stata messa in quarantena dall’Azienda sanitaria ma è tornata in corsia per “aiutare i colleghi in difficoltà”, ha detto. È stata denunciata e riaccompagnata a casa.
Fallimentare l’escamotage di un giovane gamer marchigiano, sedicente positivo al virus, che ha minacciato di uscire di casa e di infettare tutti se non gli fosse stato rinnovato l’abbonamento al gioco online. In un colpo solo è finito nel mirino dell’Fbi e della Polizia postale e ha rimediato una denuncia per procurato allarme.
A Librino, popoloso quartiere di Catania, è stata la polizia a ‘chiudere’ la bottega – abusiva perché ricavata in un garage condominiale – di un barbiere: uno spazio di appena 12 metri quadri senza finestre e senza presa d’aria con un cliente sotto le forbici e altri sette in attesa. Dopo averli fatti uscire, gli agenti li hanno sanzionati.
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