Cronaca

Due persone sono state fermate per il giallo del corpo smembrato

Corpo smembrato fermi

Ci sono due fermi per il caso del corpo mutilato e carbonizzato trovato sabato sera a Milano, nel quartiere Bovisasca. Si tratterebbe di due sudamericani; uno di loro è stato bloccato a Malpensa, dove stava cercando di prendere un volo per uscire dall’Italia.

Questa mattina il cadavere era formalmente ancora senza nome, ma gli investigatori, si era appreso, seguivano una pista precisa per individuare gli assassini.

L’uccisione e lo smembramento sono avvenuti in un luogo diverso da quello dell’incendio e il cadavere è stato portato vicino al gabbiotto dopo l’omicidio per essere bruciato. Il trasporto è avvenuto in una grossa valigia, il cui telaio è stato ritrovato sul luogo dell’incendio. Si è rivelata infondata l’indicazione secondo cui chi ha portato il cadavere al gabbiotto dovesse possedere le chiavi e quindi fosse un abitante dei grossi condomini di via Cascina dei Prati, nella periferia nord di Milano, perché la valigia non è stata trovata dentro, ma di fianco al deposito dei rifiuti.

Gli investigatori procedono con l’ascolto delle testimonianze degli abitanti della zona: circa 300 le famiglie che abitano nei palazzi grigi prospicienti alla via. Le versioni fornite anche dalle prime persone che hanno visionato la scena e poi chiamato i soccorsi non sono concordanti: c’è chi ha detto di aver visto due persone scappare e chi di aver visto una tanica. La bombola di gas trovata accanto al cadavere era esaurita e per questo non è esplosa. 

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