Il velo bianco c’è, le scarpe con il tacco pure. Le amiche per brindare “ognuna con la sua borraccia” anche, e i fiori non mancano.
E’ tutto pronto per l’addio al nubilato… al supermercato. Eh sì, in effetti al tempo del coronavirus quello è l’unico posto dove ci si può ritrovare. A meno che non si scelga il virtuale. Nel rispetto delle regole, sia chiaro, con mascherina e guanti, e osservando le distanze di sicurezza. Ah, e facendo la spesa ovviamente.
L’idea è venuta alla futura sposa Katiuscia Mariani, che il fine settimana appena trascorso avrebbe dovuto passarlo con le sue più care amiche a Rimini. Si erano accordate così da tempo, un posto al mare dove ‘folleggiare’ insieme prima del prossimo 27 giugno, il giorno del Sì in Chiesa. Ma i piani, si sa, sono saltati per tutti a causa del Covid. La voglia di ritrovarsi invece no, e quindi Katiuscia e le sue amiche, Leda Salati, Daniela Scalia, Gaia Marchese, Marinella Di Paolo, Selin Kaya, Sara Naklha, Claudia Zaninelli e Livia Biardi, si sono date appuntamento sabato scorso alle 18, davanti all’Esselunga di via Solari a Milano, una delle più spaziose.
Tutte vestite ‘a festa’, chi con abito lungo, chi con un elegantissimo cerchietto rosso per i capelli e chi con la mascherina con il sorriso. Per la futura sposa un magnifico cappello a falde larghe con il velo e guanti bianchi, doppiamente utili in questo periodo.
“Non volevamo rinunciare a vederci – racconta Katiuscia all’AGI – anche se il viaggio è rimandato. Desideravamo trovare il modo di poter ricordare questa giornata” con un po’ di leggerezza e speranza. “E comunque prima o poi quel viaggio lo faremo tutte insieme”.
“Ci siamo messe in coda – continua – aspettando il nostro turno e rispettando tutte le regole. L’unica differenza è che ognuna aveva portato una borraccia ‘alcolica’ e abbiamo brindato. E una volta dentro abbiamo fatto la spesa insieme e scattato qualche foto ricordo” tra le mele e le zucchine.
“Anche il personale del supermercato è stato gentilissimo, due dipendenti si sono avvicinati, si sono messi uno a destra e uno a sinistra, e gomito a gomito, mi hanno fatto varcare la soglia, come fosse quella della Chiesa”. Temevano che qualcuno storcesse il naso, fosse infastidito, “invece alla fine le cassiere ci hanno ringraziato, hanno detto che le abbiamo strappato un sorriso in un periodo così difficile”. Ed è questo che capita in effetti guardando le foto di Katiuscia con le sue amiche.
Sulla sua pagina Facebook un post recita: “E poi arriva quel giorno in cui saremmo dovute essere tutte insieme al mare, un viaggio che sembrava impossibile, perché partire tutte insieme sembrava impossibile. Beh non siamo partite! Però oggi siamo riuscite a fare qualcosa di memorabile. Grazie a tutte, dal concerto in piazza del Rosario, alla canzone ballata all’Esselunga, alle campane della mitica chiesa del Rosario appena uscite. Grazie a tutto il personale che, gentilissimo, ha riso con noi”.
Una canzone? “Sì, c’era la musica in sottofondo e abbiamo ballato un po’”.
Il brano in questione è “You can’t hurry love” di Phil Collins. Lo ricordate? “I remember mama said, ‘you can’t hurry love. No, you’ll just have to wait’. She said, ‘love don’t come easy. But it’s a game of give and take. You can’t hurry love. No, you’ll just have to wait, just trust in a good time. No matter how long it takes. Now wait'”.
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