Fino al 30 giugno prossimo potrà essere ottenuta la detenzione domiciliare dai detenuti che devono scontare una pena – o residuo di pena – fino a 18 mesi, come già previsto dalla normativa vigente, ma con una procedura semplificata. Lo spiega il ministero della Giustizia illustrando in una nota i contenuti del nuovo decreto legge, relativi al mondo penitenziario.
Per coloro che devono scontare una pena da 7 a 18 mesi, è previsto il ricorso ai braccialetti elettronici o altri strumenti tecnici. I ‘braccialetti’ saranno resi disponibili, spiega via Arenula, secondo un programma di distribuzione adottato dal capo dell’Amministrazione penitenziaria, d’intesa con il capo del Dipartimento di Pubblica sicurezza, tenuto conto della capienza dei singoli istituti, del numero dei detenuti ristretti, nonché delle concrete emergenze sanitarie rappresentate dalle autorità competenti.
Restano esclusi dalla norma che prevede la possibilità di accedere alla detenzione domiciliare – se si ha una pena da scontare inferiore a 18 mesi – i reati “particolarmente gravi”, come ad esempio quelli richiamati dall’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, i maltrattamenti in famiglia o lo stalking. Lo spiega il ministero della Giustizia. Saranno esclusi dalla misura anche i detenuti che hanno partecipato alle rivolte dei giorni scorsi.
Post simili:
- Tremila braccialetti elettronici saranno installati entro tre mesi
- Perché Annamaria Franzoni ha scontato la sua pena in anticipo
- I detenuti di Monza pronti a donare il sangue per l’emergenza virus
- Nelle carceri 6.000 detenuti in meno, ma non basta per il “distanziamento”
- Le nuove regole per fermare la scarcerazione dei boss