Cultura

Da YOOX a Re Carlo, storia del pioniere (italiano) che scrive con l’inchiostro verde

AGI – “The man who put fashion in the net”, come scrisse il NY Times, si racconta. La storia del giovane ravennate che inventò la vendita di abbigliamento online e da un magazzino di Casalecchio arrivò in Borsa ed infine alla cessione miliardaria della sua creatura YOOX è diventata un memoir dal titolo  ‘Le avventure di un innovatore’ (Longanesi), firmato dal pioniere dell’e-commerce della moda Federico Marchetti, con Daniela Hamaui.

Dotato dello stile spigliato ma preciso che si addice a un esploratore del millennio, il libro è intriso di un retrogusto motivazionale. Il giusto timing è alla base del successo, ci dice Marchetti, che prese in contropiede la crisi della New Economy per fondare YOOX nel marzo del 2000 ed è poi passato da un’intuizione all’altra globalizzando sempre più la sua idea, fino ad approdare oggi alla corte di Re Carlo III d’Inghilterra e nel CdA di Giorgio Armani (non a caso autore della prefazione).

Questa storia americana made in Italy ha il suo background in un corso alla Bocconi, un MBA alla Columbia di NY e nelle prime esperienze lavorative alla Lehman Brothers ed in Bain del protagonista, per esplodere quando il suo interesse da profano per la tecnologia si coniuga alla personale tensione verso un nuovo umanesimo basato sulla convinzione che dati, macchine ed esseri umani possano insieme cambiare il mondo.  

Tra i momenti topici, il fallimento di Lehman Brothers che nel 2008 travolge l’economia mondiale: i venture capitalist di YOOX sono sul punto di disinvestire e non restano che la Borsa o la vendita, ma la prima è un rischio altissimo. L’offerta di acquisto più importante arriva da Amazon, ma Marchetti la rifiuta (anche se regala al Senior Vice President di Bezos, Diego Piacentini, una maglia di Ibrahimovic, allora all’Inter, di cui era tifosissimo) e ai primi di dicembre del 2009 YOOX arriva a Piazza Affari.

In pochi anni diventerà il primo unicorno tecnologico – società con quotazione superiore al miliardo –  in Italia e con la fusione con la londinese Net-a-Porter  in soli 3 lustri  il garage di Casalecchio si sarà trasformato in un colosso dell’e-commerce dal giro d’affari di 1,3 miliardi l’anno. La creazione di YOOX Net-a-Porter chiude il primo capitolo del romanzo della vita di Marchetti, che condottala al top in capo a qualche anno lascia la sua creatura, ma quelli seguenti non smettono di appassionare.

Dopo aver incontrato i grandi della Terra – da Zuckerberg a Gates, da Bezos a Richard Gere (che lo riprende per il colletto alla cinese) ed essere diventato amico di Franca Sozzani e Anna Wintour nonchè produttore di Guadagnino, Marchetti conosce Re Carlo III in occasione di una visita dell’allora Principe al Tech Hub inglese di YNAP e viene invitato nella sua residenza in Scozia. Lo conquista regalandogli uno spremi dentifricio e diventa suo collaboratore nel regale impegno di salvare l’ambiente, al punto che il sovrano gli chiede di  presiedere una Fashion Task Force dove il nostro convoglia 15 Ceo dei principali top brand del lusso, tra cui Armani e Cucinelli.

Ne nascono l’idea del passaporto digitale, che dà tracciabilità ai prodotti dalla progettazione alla distribuzione, ed un programma di moda rigenerativa basato sulla produzione di materiali organici e la garanzia di lavoro alle popolazioni locali. Oggi Marchetti scrive rigorosamente a mano al Sovrano con inchiostro verde ed è stato tra i pochissimi italiani, insieme a Mattarella e figlia, a presenziare alla sua incoronazione a Westminster.

Sembra un film, ma è la cronaca dei primi 54 anni della vita di un uomo che ammette il sogno di ricorrente  di essere ancora al quarto anno d’università e non avere dato un solo esame. La sensazione di non meritare mai spinge sempre avanti, ed il ragazzo di Ravenna diventato collezionista d’arte che oggi fa stretching in casa ogni mattina davanti a un Tiziano non ha ancora smesso di provarla.

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