
E’ ampiamente positivo il giudizio delle Nazioni Unite sull’aderenza dell’ordinamento nazionale italiano a quanto stabilito dalla Convenzione di Merida del 2003 contro la corruzione.
Nell’ambito del secondo Rapporto di valutazione, previsto periodicamente per gli Stati contraenti, l’Italia è risultata infatti soddisfare tutto quanto prescritto dall’intesa in materia di prevenzione e recupero dei beni. E vengono riconosciuti pregi al modello italiano di contrasto alla corruzione messo a punto dall’Anac.
Oltre a dare atto dei progressi compiuti a partire dal 2012 nella lotta alla corruzione, il report si concentra infatti sull’efficacia dell’azione svolta dall’Anac, affermando che la legislazione italiana “prevede l’applicazione di tutte le disposizioni della Convenzione relative alla prevenzione”.
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