Tracciata la prima “mappa genetica” del coronavirus circolante in Italia, sulla base dei primi 3 genomi completi, ottenuti dagli isolati italiani di SARS-CoV-2 circolanti in Lombardia e sequenziati all’ospedale Sacco il 27 febbraio. Dal lavoro, svolto dal gruppo di Università Statale di Milano e Ospedale Sacco, emerge un primo possibile identikit del ceppo virale che sta allarmando il Paese: si tratta intanto di un unico cluster di genomi isolati in altri Paesi europei (in particolare in Germania e Finlandia) e in paesi dell’America centrale e meridionale, oltre che all’isolato italiano recentemente pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità e ottenuto nell’area del Lodigiano.
Inoltre, la stima preliminare del tempo di origine di questo cluster corrisponde a un periodo che precede di diverse settimane il primo caso evidenziato in Italia il 21 febbraio. L’analisi in corso di ulteriori genomi, spiegano i ricercatori, consentirà di ottenere stime più precise sull’ingresso del virus nel nostro Paese e sulle possibili vie di diffusione.
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